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Ripacandida, attesa per il sipario di Alla scoperta di Dante, «sperimentazione del potere maieutico della narrazione dantesca»

Intervista all'attore Salvatore Mazza. Sipario stasera alle 18.30 nel Santuario di San Donato

Ripacandida, attesa per il sipario di Alla scoperta di Dante, «sperimentazione del potere maieutico della narrazione dantesca»

La Compagnia Teatrale Clan H, il prossimo sabato 4 dicembre - ore 18:30 - nel Santuario di San Donato terrà lo spettacolo “ALLA SCOPERTA DI DANTE” per la regia di Lucio Mazza, dedicato e riservato agli studenti della scuola media dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”, plesso di Ripacandida, voluto dall’Amministrazione comunale e condiviso con il Dirigente scolastico per il suo alto valore culturale ed educativo.
L’iniziativa è promossa da Fernanda Ruggiero, consulente Nuovi Turismi.  
Ne parliamo con l’attore Salvatore Mazza. 

Come nasce questa idea originale per commemorare Dante, nel suo settecentesimo anniversario?

In “Alla scoperta di Dante” che rappresenteremo a Ripacandida, sperimentiamo non solo il potere maieutico della narrazione dantesca, delle storie e delle passioni dei suoi personaggi, ma la lingua inventata e il sottotesto, la pausa e il canto, e soprattutto il vissuto inedito di ognuno di noi, l'esperienza e la speranza.
Non è un semplice racconto né una comune teatralizzazione dell'opera. È l'ascolto dei colori dell'anima di Dante e Beatrice, di Paolo e Francesca, di Ulisse ed Ugolino: la loro caduta e la loro risalita, il loro respiro e la loro voce, il loro distacco e la loro tenerezza".

Cosa incontrerà lo spettatore, quali saranno le novità rispetto ad altri spettacoli che commemorano il Sommo Poeta? 

“Come un rinnovato Casella il cantore amico di Dante, andiamo alla ricerca della visione; o come un moderno Sordello, trovatore mantovano aggrappato alla bellezza della poesia di fronte alla degenerazione della virtù; o semplicemente come uno smarrito pellegrino che attende risposte, da anni leggo, studio, rappresento e narro la Divina Commedia, Dante, la sua vita e il suo tempo.”

Chi sono gli altri interpreti di questo originale viaggio dantesco?

“Con l'entusiasmo dei testimoni e dei visionari, insieme a Lucio Mazza, Andrea De Ruggiero, Laura Tropeano, Santa Capriolo, Luca Picariello della compagnia teatrale CLAN H, costruiamo con gli spettatori un composito e articolato dispositivo sentimentale e poetico, fatto di metamorfosi e seduzione.
Un comune orizzonte di senso e, dunque, un futuro: quello del riscatto, della cura, dell'etica, della cittadinanza.”

E’ dunque una esperienza sensoriale e di seduzione?

“Con lo sguardo penetrante di un Dante redivivo che lentamente si posa su ogni spettatore, e lo osserva, lo interroga, lo turba forse; ma soprattutto lo seduce in una dimensione senza tempo e senza spazio.
Perché Dante vive oggi, come nel tempo passato, e vivrà domani, al di là del tempo; "sia quando s'impone come indimenticabile, sia quando si nasconde nelle pieghe della memoria individuale o collettiva, nella luce di una prospettiva letteraria, storica e soprattutto umana im-mutata" Lo diceva Italo Calvino.”

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