IL MATTINO
06.09.2021 - 19:37
La sede dei Padri trinitari a Venosa
L'intervento della Procura della Repubblica e della Regione Basilicata - affinche' quest'ultima istituisca una "commissione qualificata" - e' stata chiesta, in una lettera, dal padre di un assistito nell'Istituto di riabilitazione dei Padri Trinitari di Venosa (Potenza), dove nei giorni scorsi e' emerso un focolaio di covid con decine di contagiati nonostante la campagna vaccinale svolta (oggi nella struttura sono previsti controlli su tutti gli ospiti e gli operatori). L'uomo ha riepilogato le tappe della vicenda, da quando ha appreso, "da un assistente sociale, non in grado di precisare altro", che il figlio "presentava sintomi da Sars Civid 19", fino alla "notifica che avrei mai voluto giungesse" del "ricovero d'urgenza nell'ospedale di Potenza", ma - ha scritto, riferendo le parole di un medico del pronto soccorso - "senza uno straccio di documentazione". Nella lettera il padre del paziente dell'istituto ha ricordato che "tutta la struttura, assistiti, assistenti, operatori, dirigenti, tutti, senza eccezioni, hanno ottenuto la doppia dose vaccinale" ma, nonostante cio', "il ceppo virale e' stato in grado di bypassare una protezione vaccinale dovunque protettiva e li', solo li', inefficiente e inefficace". Per tale motivo, la lettera contiene la richiesta al Ministero della Salute, alla Regione Basilicata e all'Azienda sanitaria di Potenza di istituire una "commissione qualificata, terza ed obiettiva", per "accertare e dare risposte", dal momento che "sono numeri che insospettiscono dal punto di vista epidemiologico, sconcertano sotto l'aspetto matematico-statistico, terrorizzano dal punto di vista umano". L'autore della lettera ha quindi chiesto all'autorita' giudiziaria di intervenire per "effettuare, con urgenza estrema, i necessari accertamenti. Fornire dati veritieri e solleciti alle famiglie, difendere gli ospiti, proteggere gli operatori e' dovere", ha concluso.
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