IL MATTINO
Salute
02.02.2021 - 08:57
Seppur i sensi che sembrerebbero più appropriati collegare alla sessualità siano gusto, tatto e vista, è invece l’olfatto a rappresentare il motore del desiderio sessuale. Il sistema olfattivo è collegato in modo diretto sia con l’ippocampo, la struttura cerebrale che gestisce la memoria, sia con l’amigdala e il sistema limbico, parti del cervello impegnate a governare le emozioni. “Alcuni odori sembrerebbero essere responsabili dell’attivazione sessuale e alcuni studi hanno indagato il fenomeno”. Né discutiamo con il Dott. Gaetano Gambino sessuologo e psicoterapeuta della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia a di Roma (https://www.sisponline.it).
Esistono diversi articoli scientifici che esaminano la correlazione tra il sesso e l’olfatto. Ma sussiste davvero questo legame tra i canali olfattivi e la stimolazione erotica sessuale? Negli ultimi decenni si è discusso molto in ambito scientifico del ruolo potenziale dell’olfatto nell’attivare e orientare il desiderio sessuale delle persone. Alcuni studi, ad esempio, hanno evidenziato che nella scelta del partner viene privilegiato l’odore emanato da individui differenti da sé per alcuni geni specifici, comportamento che favorirebbe, secondo un’interpretazione in chiave evoluzionistica, una maggiore variabilità genetica e un sistema immunitario più forte nella progenie. Sappiamo, inoltre, che alcuni odori hanno il potere di attivare, grazie alla stretta connessione tra olfatto e sistema limbico, emozioni associate al piacere sessuale sperimentate in passato. È importante sottolineare, però, che il desiderio sessuale, pur poggiando su basi neurologiche e ormonali ben definite, è profondamente influenzato da aspetti psicologici, sociali e culturali. Dunque, sia gli stimoli olfattivi che quelli provenienti da altri canali sensoriali hanno essenzialmente un ruolo nel comportamento sessuale umano che è mediato da significati ed emozioni che ogni persona associa ad essi.
Cos’è l’olfattofilia (nota anche come osmolagnia osfresiolagnia e osolagnia)? L’olfattofilia è una parafilia (termine scientifico che ha sostituito ormai da decenni l’espressione “perversione sessuale”), in cui la percezione di determinati odori costituisce la modalità prevalente, se non l’unica, per poter giungere ad una forma di appagamento sessuale. La persona, in questi casi, può cercare in parti del corpo (come l’area genitale o le ascelle) quell’odore specifico in grado di stimolare la sua eccitazione. In una certa misura i profumi legati al corpo possono giocare un ruolo nel rapporto sessuale per chiunque. Per questo motivo, parliamo di un disturbo parafilico solo quando tale attitudine è utilizzata in modo rigido ed esclusivo, è caratterizzata da un disagio individuale o di coppia, causa una compromissione di importanti aree della vita (sociale, lavorativa, ecc.) o riduce l’intimità relazionale e il piacere condiviso, piuttosto che favorirli.
Studi scientifici dimostrano che l’alta sensibilità agli odori è fortemente legata alla percezione di un maggiore piacere nelle attività sessuale. Quindi, può l’olfatto, essere in grado di arricchire e migliorare l’esperienza sessuale?
Senz’altro sì! La letteratura scientifica sembra indicare che le persone con un olfatto più sviluppato tendano a sperimentare più piacere durante i rapporti. Viceversa, la presenza di deficit olfattivi clinicamente significativi sono stati associati in diversi modi ad un deterioramento della qualità della vita sessuale (ad es., basso desiderio, ridotta soddisfazione, scarsa frequenza dei rapporti). I dati, inoltre, evidenziano una differenza legata al genere: pare che nelle donne il canale olfattivo abbia un ruolo molto più centrale nel favorire l’eccitazione sessuale rispetto agli uomini, che invece prediligono il canale visivo. Questo è un aspetto ben noto a chi si occupa di problematiche sessuali. Spesso durante il lavoro clinico con la coppia ci si confronta con partner che hanno preferenze e gusti sessuali incongruenti, che almeno in parte dipendono da un diverso utilizzo dei 5 sensi nel contatto col piacere sessuale.
Quanto un olfatto elevato può facilitare l’orgasmo? Come detto in precedenza chi ha un olfatto più sviluppato ha maggiori probabilità di trarre piacere dal rapporto e quindi anche di raggiungere l’orgasmo. Secondo una ricerca recente una maggiore sensibilità olfattiva si assocerebbe ad una frequenza più alta di orgasmi (ancora una volta maggiormente nelle donne!). Bisogna precisare però che l’orgasmo, sebbene sia associato a grande piacere, porta con sé l'idea del lasciarsi andare e di “perdere il controllo”. Per qualcuno, questa perdita di controllo può essere un'esperienza che genera ansia o angosce (più o meno consapevoli). Per questa ragione, anche a fronte di stimoli olfattivi potenzialmente molto eccitanti, la qualità dell’orgasmo sarà sempre mediata da numerosi altri fattori (psicologici, emotivi e relazionali).
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