IL MATTINO
Verso il 25 novembre
23.11.2020 - 17:01
Sergio Caruso
Nella Giornata Mondiale della Violenza sulle Donne, il dott. Sergio Caruso, Psicologo, Criminologo e direttore Master Criminologia Calabria e Ikos Bari, ricorda il noto caso di omicidio di Elisa Claps avvenuto in Basilicata ventisette anni fa, il cui corpo è rinvenuto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, diciassette anni dopo, il 17 marzo 2010. Qui le parole del dott. Caruso: “Elisa aveva 16 anni, viveva con la sua famiglia in una piccola stanza di sogni e speranze, fu uccisa da Danilo Restivo lo stesso giorno della sua scomparsa il 12 settembre 1993. Oltre alla morte, Elisa è stata abbandonata, dimenticata e occultata nel sottotetto della Chiesa al centro della città, per diciassette lunghi anni. Complici tutti, anche chi giurava di servire Dio. Purtroppo cambiano i nomi, le città e modalità, ma le storie sono amaramente tutte uguali: uccise da chi diceva di amarle, partner o ex partener, uomini violenti e spesso disturbati che proiettano il loro odio in una gelosia soffocante caratterizzata da sottomissioni e sensi di colpa. Nel caso di Restivo, di cui le condotte moleste erano già tristemente note, non è stata solo Elisa vittima della sua violenza e possessione. Successivamente in Inghilterra ha ucciso un'altra donna con lo stesso modus operandi, e solo lì è stato fermato. In un’analisi simbolica criminologica quella ciocca di capelli che l’assassino Restivo tagliava alle “sue” donne vittime, rappresentava il “trofeo” di anima e corpo di cui entrava in possesso e testimoniava proprio il dominio da cui era ossessionato. Diciassette anni senza una risposta, diciassette anni senza una soluzione, diciassette anni di sconfitta per tutta la società e diciassette coltellate alla famiglia che in un giorno di Settembre ha visto sparire sua figlia senza poter andare a portare un fiore alla sua tomba fino al 2010, anno del ritrovamento del cadavere. Elisa non c’è più. ma è doveroso ricordarla oggi con iniziative che trattino la violenza sulle donne, centri antiviolenza, convegni nelle scuole per ragazzi e adulti. L’ indifferenza rende complici e non ignoriamo mai che ad uccidere è anche l’indifferenza stessa”.
edizione digitale
Il Mattino di foggia