Cerca

L'epidemia in Basilicata

Coronavirus, il Ponte alla luna registra già una perdita del 50 per cento del fatturato annuale

I gestori del grande attrattore: «A Sasso di Castalda crediamo sia possibile ripartire presto e in sicurezza, dividendo i flussi e con un distanziamento fino a due metri»

Coronavirus, il Ponte alla luna registra già una perdita del 50 per cento del fatturato annuale

Il Ponte tibetano di Sasso di Castalda, in provincia di Potenza dalla data della sua inaugurazione, nel 2017, è diventato uno dei principali attrattori turistici della zona e dell’intera regione. Il paese che lo ospita, inoltre, è dotato di uno spettacolare paesaggio di montagna che attira turisti, spesso, non solo per una gita fuoriporta, ma per una permanenza di più giorni.
Inevitabilmente, il lock-down ha bloccato questa attività, trascinando con sé tutte le altre a essa correlate: bed and breakfast, ristoranti, pub e così via. Gli effetti di questa situazione inaspettata sono ben descritti dai gestori del Ponte alla Luna, che si occupano inoltre delle piste sciistiche della Sellata, un altro settore particolarmente colpito non solo dagli effetti del Covid ma anche dalle scarse nevicate dello scorso inverno.

A quanto ammonta la perdita derivante dall’emergenza sanitaria?
«La perdita che abbiamo avuto in questi mesi, nello specifico nel periodo di Pasqua e Pasquetta, 25 aprile e primo maggio, è di circa il cinquanta per cento delle presenze annuali, nonché del fatturato totale. Questi, infatti, sono i mesi caldi per le attività come quella del Ponte tibetano, perché iniziano a migliorare le condizioni atmosferiche e più giorni festivi in cui le persone tendono a spostarsi. Sono giornate e periodi in cui si registrano anche molte presenze da fuori regione, fondamentali per la sopravvivenza di queste attività».

In che modo pensate sia possibile ripartire non appena sarà consentito?

«Per un’attività come questa crediamo sia possibile ripartire presto e in sicurezza. Si tratta di attività all’aperto, che potrebbe essere ben gestita già a partire dalla biglietteria, dividendo l’entrata e l’uscita, rispettando le distanze di sicurezza, indossando la mascherina e adeguando l’ufficio con delle lastre di plexiglass. L’unico problema potrebbe essere per la fase della vestizione, ossia al momento di indossare le imbragature per l’attraversamento del ponte. A quel punto il personale addetto dovrà indossare tutti i dispositivi di sicurezza per avvicinarsi al turista, oppure guidarlo a distanza. Nello specifico, per l’attraversamento dei ponti, da sempre consentiamo l’accesso a una persona per volta, in modo da garantire una certa distanza tra le persone, per ragioni di sicurezza. Quindi, da questo punto di vista siamo già preparati, potendo richiedere un distanziamento addirittura di due metri. Inoltre, i percorsi di entrata e uscita del ponte sono diversi e permetterebbero una gestione in sicurezza dei flussi. La nostra attività non avrebbe molte penalizzazioni. L’unica potrebbe essere legata all’impossibilità di spostarsi da regione a regione, con un conseguente calo delle presenze».

In che modo si potrebbero supportare le attività turistiche di questo tipo?

«Innanzitutto, con un coinvolgimento degli addetti ai lavori. Non siamo stati interpellati da nessuna istituzione. Dispiace che non sia stata richiesta la nostra opinione tramite le associazioni di rappresentanza. Potremmo, infatti, far capire caso per caso come intervenire e quali misure adottare, ed è quello che stiamo cercando di fare soprattutto per quanto riguarda le stazioni sciistiche. Noi gestori della Basilicata ci stiamo organizzando per far sentire la nostra voce, facendo presente le difficoltà. Nel caso specifico del ponte, speriamo che possa aprirsi una collaborazione con l’Amministratore e con gli altri operatori del paese».

A tal proposito, anche il Sindaco di Sasso di Castalda, Rocchino Nardo, ha espresso i propri timori verso le difficoltà a cui andranno incontro tutti i commercianti, gli albergatori e ristoratori del paese.
«Questo è uno dei periodi più caldi per la presenza dei turisti. Oltre al turismo “mordi e fuggi”, sono molti i visitatori che si fermano per più giorni nel paese. Al momento le strutture ricettive sono una decina, ovviamente tutte ferme a causa del Coronavirus. È venuta a mancare una fonte di reddito per loro, ma anche per i ristoranti, pub, agriturismi e per i bar che hanno perso i loro guadagni sia a causa della mancanza di turisti, sia per l’impossibilità di spostarsi da un comune all’altro, che per Sasso rappresenta una grande boccata d’ossigeno a livello economico, essendo un paesino di circa ottocento abitanti. I seicento euro di aiuti previsti per le attività non sono abbastanza per coprire tutti i costi, tra i quali affitti e utenze. Il fatto che i consumi siano ridotti non vuol dire non avere spese. Per non parlare di tutte le attività che già avevano dei seri problemi economici, per cui questi aiuti diventano una sorta di cura palliativa».

Pensa che le attività turistiche potrebbero riaprire prima della data prevista dal Governo?

«Credo che sia necessario rispettare le decisioni prese dal Governo nazionale e regionale. Ma credo anche che sia necessario coinvolgere maggiormente i sindaci in queste decisioni, perché noi conosciamo le necessità dei cittadini, degli imprenditori e, in generale, del territorio. Se la situazione sanitaria dovesse rimanere sotto controllo, si potrebbe ragionare su una riapertura anticipata di alcune attività, tra le quali anche il Ponte alla luna, pensando di introdurre, ad esempio, le prenotazioni online e riorganizzando gli spazi nelle altre attività coinvolte, per evitare assembramenti. Comunque, stiamo lavorando per far pervenire le nostre richieste tramite il presidente lucano dell’Aci, Salvatore Adduce, affinché si possa riflettere sui singoli casi e territori. Solo in questo modo è possibile supportare le nostre attività che altrimenti rischierebbero il fallimento. C’è bisogno di misure mirate a seconda delle situazioni specifiche».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione