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18.12.2025 - 16:36
"E' numerosissima la delegazione della Coldiretti della Basilicata a Bruxelles in piazza per chiedere di salvare l'agricoltura europea e la sicurezza alimentare di 400 milioni di cittadini occorre mandare via i tecnocrati che condizionano un'Unione Europea sempre più lontana dai cittadini e pericolosamente vicina alla sua implosione". Lo ha reso noto l'ufficio stampa dell'organizzazione di categoria, specificando che "al grido di 'Non è questa l'Europa che vogliamo' gli agricoltori lucani, assieme a migliaia arrivati da tutta Italia hanno manifestato per denunciare la deriva autocratica imposta da Von der Leyen, che vuole togliere risorse alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati, minando così anche la salute dei cittadini consumatori". Nel comunicato è inoltre messo in evidenza che "assieme al presidente e al segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, a Bruxelles anche molti giovani lucani che saranno le prime vittime della riduzione del 25% dei fondi della Politica agricola comune e della sua diluizione in un fondo unico. Per l'Italia si tratta di un taglio netto di 9 miliardi, che salgono a 90 se si considera l'intera Ue". Per il presidente della Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, si tratta di "una decisione irresponsabile di Von der Leyen che provocherà il tracollo della produzione agroalimentare europea, favorendo un boom di importazioni da Paesi come quelli del Mercosur, privi degli stessi standard su utilizzo di pesticidi, protezione ambientale e diritti dei lavoratori. Quello del Mercosur, infatti, è un accordo ancora denso di lacune che non vengono sanate neppure dagli emendamenti recentemente approvati dal Parlamento europeo e che, secondo Coldiretti, potrà essere approvato solo dopo l'introduzione reale e vincolante dei principi di salvaguardia e di piena reciprocità, e non di clausole formali o strumentali".
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