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09.10.2025 - 17:41
Pasquale Pepe (archivio)
“Si riaprono i giochi sul tracciato dell'Alta Velocità”. Con queste parole il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, annuncia una svolta tanto attesa per il futuro della mobilità in Basilicata. Lo fa attraverso una nota ufficiale e mettendoci come di consueto la faccia, per segnare un passaggio chiave nella battaglia per portare finalmente l’alta velocità ferroviaria nel cuore della regione. “Lo avevamo detto nei mesi scorsi: in autunno si sarebbe avviata la trattativa”, ha ricordato Pepe. E ora quella previsione si traduce in un atto concreto: il 23 ottobre si insedierà a Potenza, presso il Dipartimento Infrastrutture, l’unico tavolo tecnico ufficiale di ascolto tra Regione Basilicata, RFI e Ministero delle Infrastrutture, richiesto espressamente dall’assessorato lucano. Al centro dell’incontro, la direttrice ferroviaria Battipaglia–Potenza–Taranto, con particolare attenzione al tratto Romagnano–Potenza, definito da Pepe come “il collo di bottiglia che limita l’efficienza del nostro sistema ferroviario”. Un tratto strategico, che rappresenta il primo nodo tecnico da superare per rendere la linea conforme agli standard dell’alta velocità. Ma non si tratta solo di ingegneria o infrastrutture: per l’assessore lucano, la posta in gioco è ben più alta. “C’è bisogno di un percorso istituzionale serio per porre rimedio a una negligenza storica dei governi nazionali di segno opposto al nostro”, ha dichiarato, senza nascondere anche la connotazione politica della sfida. Una politica del fare, tanto cara a Pepe e alla Lega. Eppure Pepe lancia anche un appello al superamento delle divisioni: “Questo deve essere il momento dell’unità di intenti. Si parla del futuro della nostra terra, e vorremmo che tutti – di qualsiasi appartenenza politica o sociale – sostenessero insieme alla Regione questa battaglia di sviluppo e civiltà”. La proposta della Basilicata è chiara: inserire l’ammodernamento della linea nel contratto di programma RFI-Ministero delle Infrastrutture 2026, lo strumento nazionale che pianifica e finanzia gli interventi ferroviari strategici. In questo contesto, sarà elaborato anche il Docfap (Documento di fattibilità delle alternative progettuali), primo passo verso una nuova visione della mobilità lucana. "Fin qui – ha aggiunto Pepe – si è lavorato su stazioni e opere accessorie. Ora è necessario gettare le basi per una visione di lungo periodo, per cogliere con determinazione un risultato che sia davvero di prospettiva: più vicino, più credibile, più innovativo. Non possiamo restare ancorati a infrastrutture datate”, ha sottolineato il vicepresidente della Giunta. “Queste reti sono state fondamentali per uscire dall’isolamento, ma oggi serve molto di più. È il momento di cambiare passo”. Un messaggio chiaro, destinato sia ai cittadini che ai colleghi delle istituzioni. “Ai lucani e ai rappresentanti di qualsiasi segno politico dico: noi ci siamo. E sono convinto che anche voi ci sarete”. Con queste parole Pasquale Pepe si fa portavoce di un’istanza che unisce visione strategica e consapevolezza territoriale: trasformare la Basilicata da terra marginale a snodo centrale del sistema ferroviario del Mezzogiorno.
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