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09.10.2025 - 11:53
Vediamoci chiaro con il dott. Giuseppe Smaldone - Medico Oculista di Potenza
"Come medico oculista a Potenza, spesso incontro pazienti che si rivolgono a me troppo tardi, quando un disturbo visivo è già avanzato o ha prodotto danni significativi. Questo accade perché, purtroppo, la salute degli occhi viene spesso sottovalutata. La prevenzione invece dovrebbe iniziare ben prima dell’insorgere dei sintomi e dovrebbe essere parte integrante dello stile di vita quotidiano. Prendersi cura della vista significa fare scelte consapevoli in ogni fase della vita e in ogni abitudine che adottiamo. Invito tutti, per prima cosa, a sottoporsi ad una visita oculistica almeno una volta l’anno, anche in assenza di disturbi evidenti. È un gesto semplice, ma fondamentale per intercettare precocemente problemi che possono compromettere la qualità della vista. Accanto al controllo oculistico è fondamentale uno stile di vita sano e attento. Evitare il fumo e ridurre il consumo di alcol sono comportamenti che proteggono la retina e rallentano l’invecchiamento oculare. Seguire una dieta equilibrata, ispirata alla tradizione mediterranea, aiuta a garantire un apporto regolare di vitamine, antiossidanti e acidi grassi essenziali che favoriscono il benessere visivo. Controllare regolarmente la pressione arteriosa e la glicemia è altrettanto importante, perché patologie sistemiche come ipertensione e diabete possono danneggiare la retina e il nervo ottico in modo anche grave. Infine, nell’epoca in cui viviamo, è necessario prestare attenzione all’uso prolungato di dispositivi elettronici. La luce blu emessa da smartphone, computer e tablet può avere effetti citotossici sulla retina, in particolare sulla macula, la zona deputata alla visione centrale e più nitida. Ridurre i tempi di esposizione, fare pause frequenti e usare filtri adeguati è una forma concreta di prevenzione. La tutela della vista non riguarda solo una categoria di persone o una fascia d’età. Al contrario, riguarda tutti, dai neonati agli anziani. Circa sette adolescenti su dieci che non hanno mai portato occhiali iniziano ad avere bisogno di correzioni visive durante la pubertà. Intorno ai quarant’anni compaiono disturbi come la presbiopia, che rende difficoltosa la lettura da vicino, mentre tra i 45 e i 50 anni può svilupparsi il glaucoma, una patologia silenziosa che può progredire senza sintomi evidenti fino a uno stadio avanzato. Dai sessant’anni in poi, infine, è importante monitorare la comparsa di cataratta e di degenerazioni maculari legate all’età, entrambe cause frequenti di riduzione della vista nella popolazione anziana. Alla luce di tutto questo, rivolgo un appello a tutti: prendetevi cura della vostra vista con regolarità. Partecipate alle campagne di screening gratuite promosse dalle Aziende Sanitarie, dall’IAPB e dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. La diagnosi precoce può fare la differenza tra un disturbo reversibile e una perdita visiva permanente. La vista è un dono prezioso, e ogni gesto di prevenzione è un investimento sulla qualità della nostra vita presente e futura. Ricordiamoci che vedere bene significa anche vivere meglio. Buona vista a tutti."
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