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30.09.2025 - 12:45
Un momento di profonda emozione e altissimo valore spirituale ha attraversato oggi le corsie dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture, che diventa ufficialmente il primo ospedale in Italia ad accogliere le reliquie di San Carlo Acutis dopo la Sua canonizzazione. Un evento unico, reso possibile grazie alla disponibilità della Diocesi di Assisi e all’impegno di Don Giuseppe Cacosso e Frate Enzo Riva, che hanno accompagnato le reliquie nel loro commovente incontro con i pazienti e il personale del Centro oncologico lucano. Le reliquie – un frammento del pericardio del giovane santo – non sono solo simbolo di fede, ma anche un segno tangibile della vicinanza della Chiesa a chi soffre il dolore della malattia. Un momento di conforto, speranza e commozione. “Un’emozione fortissima. Sentire la presenza di San Carlo qui con noi è stato come ricevere una carezza dal cielo”, ha commentato uno degli operatori sanitari presenti. Il giovane San Carlo Acutis, proclamato santo da Papa Francesco e canonizzato da Papa Leone, è considerato il patrono dell’era digitale, ma oggi è stato soprattutto messaggero di fede e consolazione per i malati oncologici, le loro famiglie e il personale medico che li accompagna nel loro percorso. Le reliquie, destinate a un pellegrinaggio mondiale, dopo la tappa lucana sono attese in California, dove proseguiranno il loro cammino spirituale. Nel frattempo, per tutta la permanenza a Rionero in Vulture, sono state affidate alla custodia della Parrocchia San Marco Evangelista. Un’occasione storica e spirituale che resterà impressa nella memoria della comunità lucana e che conferma il ruolo del CROB non solo come centro di eccellenza medica, ma anche come luogo di umanità, speranza e vicinanza ai bisogni profondi dell’anima.
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