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25.09.2025 - 10:55
Carmine Cicala (archivio)
La Basilicata si conferma tra le regioni italiane più virtuose nel campo dell’agricoltura biologica. In occasione della Giornata europea del Biologico, celebrata a Roma con la presentazione del rapporto ISMEA “Bio in cifre”, la regione ha registrato un incremento del 17% delle superfici dedicate, raggiungendo quota 123.000 ettari coltivati con metodo biologico su circa 500.000 di superficie agricola complessiva. «La Basilicata è ormai una delle realtà più performanti del Mezzogiorno e dell’intero Paese», ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Carmine Cicala, ricordando come la crescita sia il frutto di un percorso avviato con la programmazione del PSR 2014-2022 e proseguito con la nuova fase di sostegno alle aziende agricole. Oggi sono oltre 3.300 le imprese lucane coinvolte nel comparto, con investimenti significativi pari a 160 milioni di euro nella precedente programmazione e ulteriori risorse previste nel nuovo ciclo PSR 2023-2027. «Abbiamo puntato con decisione – ha spiegato Cicala – a rafforzare la sostenibilità, a sostenere l’innovazione e a favorire l’occupazione giovanile. Solo lo scorso anno sono stati finanziati oltre 1.300 nuovi insediamenti di giovani agricoltori, molti dei quali impegnati proprio nel biologico». I numeri confermano la tendenza: in Italia le superfici biologiche rappresentano il 20,2% del totale agricolo, per oltre 2,5 milioni di ettari coltivati, mentre la Basilicata continua a crescere più della media nazionale. Il ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato come l’Italia resti leader in Europa per numero di aziende biologiche, con quasi 97.000 operatori attivi, e si collochi al terzo posto per estensione delle superfici dedicate. «Il marchio bio italiano sarà sempre di più un segno distintivo di qualità e sicurezza – ha affermato – e la sfida dei prossimi anni sarà quella di garantire giusti redditi agli agricoltori e rendere i prodotti bio accessibili a tutti». Cicala ha ribadito che la Basilicata punta a consolidare la sua leadership nel settore: «Il biologico non è solo una scelta produttiva, ma una strategia che unisce tutela dell’ambiente, sicurezza alimentare e nuove prospettive occupazionali per i giovani».
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