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Il caso

Sul Bonus gas le pentastellate non mollano: «Troppi interrogativi, troppe incertezze, troppi cittadini traditi»

Sul Bonus gas le pentastellate non mollano: «Troppi interrogativi, troppe incertezze, troppi cittadini traditi»

Con questa dura accusa, nel pomeriggio di ieri, il M5s ha preso parte alla conferenza stampa voluta dai gruppi di opposizione in Consiglio regionale.
Insieme a tutte le minoranze abbiamo chiesto la sospensione immediata dei conguagli del bonus gas e la trasparenza totale sui dati economici e gestionali della misura.
L’accusa è grave e precisa: il bonus gas è stata un’operazione di marketing elettorale, architettata per garantire al presidente Bardi consenso immediato in vista della rielezione e le cui conseguenze sono state poi scaricate sulle cittadine e sui cittadini.
Un’iniziativa che, superati gli apparenti benefici iniziali, ha seminato poi solo disorientamento, sfiducia istituzionale e l’amara beffa dei conguagli proprio per chi ha adottato comportamenti virtuosi e di risparmio energetico.
È paradossale, infatti, che i conguagli stiano colpendo chi ha consumato meno, penalizzando chi ha scelto la strada del risparmio energetico e della transizione ecologica.
Le famiglie ricevono bollette con richieste di restituzione prive di qualsiasi spiegazione sui calcoli utilizzati: un modo di agire che demolisce la credibilità delle istituzioni regionali.
La richiesta è perentoria: l’opposizione pretende che la Regione fornisca immediatamente un quadro dettagliato e verificabile dei costi reali, dei benefici concreti e dell’impatto effettivo sul bilancio regionale, sospendendo contestualmente l’emissione e la riscossione di tutti i conguagli.

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