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Frecciarossa tra propaganda e realtà, Pepe sceglie responsabilità e azione

Pasquale Pepe, vicepresidente della Regione Basilicata, da amministratore esperto, sceglie i fatti agli slogan: il Frecciarossa resta una priorità, ma non a scapito della Basilicata. La Regione lavora per un servizio sostenibile e condiviso, respingendo polemiche e strumentalizzazioni. Serietà, visione e risultati al servizio del territorio

Frecciarossa tra propaganda e realtà, Pepe sceglie responsabilità e azione

La comunicazione politica spesso e volontariamente (a seconda dei casi) si affida a slogan e allarmismi, poi c’è chi continua a lavorare con metodo, visione e senso delle istituzioni. È il caso del vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, che con equilibrio e fermezza ha ribadito in queste ore un punto fondamentale: la Basilicata non ha intenzione di perdere il collegamento Frecciarossa Taranto-Roma via Potenza. Un'affermazione chiara, che non lascia spazio ad altre interpretazioni e trova fondamento non solo nella volontà politica, ma anche in un negoziato in corso con Trenitalia, che Pepe sta conducendo personalmente. “È questo l’obiettivo che guida il lavoro in corso e che stiamo perseguendo con determinazione”, ha affermato.

Pasquale Pepe non parla per slogan: parla da amministratore di lungo corso di una comunità dell'area interna e conosce bene l'importanza dei collegamenti, consapevole che la buona politica si misuri con i risultati e non con i comunicati stampa. La sua posizione è tanto semplice quanto ragionevole: il Frecciarossa deve reggersi prioritariamente sul mercato, come accade altrove, sfruttando i buoni numeri di passeggeri ad oggi registrati. Ma se sarà necessario un contributo pubblico, la Regione Puglia dovrà fare la sua parte, dato che il treno parte e arriva proprio a Taranto.

Un punto di vista pragmatico, che difende gli interessi dei cittadini lucani e che sollecita – finalmente – una condivisione dei costi tra le regioni coinvolte, superando - a ragion veduta - l’idea che la Basilicata debba farsi sempre carico da sola delle grandi infrastrutture. Mentre qualcuno tenta di alimentare paure infondate, l’assessore Pepe spiega con chiarezza che l’interruzione del servizio nel mese di ottobre era già prevista per consentire l’esecuzione di lavori di potenziamento sulla linea Potenza-Battipaglia. In altre parole, nessun taglio improvviso, nessuna "battuta d’arresto", ma una pausa tecnica che diventa l’occasione ideale per definire, con i vertici di Trenitalia, un accordo strutturale e duraturo. “Questo ulteriore mese diventerà quindi un’occasione preziosa per chiudere la trattativa e garantire la continuità del collegamento”, ha spiegato.

Pepe difende con forza non solo il collegamento ferroviario, ma la dignità della Basilicata come territorio che pretende rispetto e pari trattamento. In questo senso, respinge con determinazione le strumentalizzazioni politiche e gli allarmismi: “Le invettive a scopi politici, pur legittime, potrebbero indebolire la nostra posizione e danneggiare la trattativa a spese dei contribuenti”. Una presa di posizione che mostra il profilo di un uomo delle istituzioni, capace di mantenere il sangue freddo anche sotto pressione, e di tenere al centro l’interesse dei cittadini, non quello delle polemiche. Pepe lo ribadisce con chiarezza: “Il servizio deve diventare strutturale, in pianta stabile e non più soggetto a scadenze e rinnovi”. E così Pasquale Pepe sceglie la via della responsabilità, del dialogo istituzionale e della difesa concreta degli interessi lucani. La sua è una politica di sostanza, fatta di dossier aperti, trattative in corso e obiettivi misurabili. E proprio per questo, a qualcuno può dare fastidio. 

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