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Potenza, il Festival Europeo della Birra conquista la città: sei giorni di gusto, inclusione e socialità

Dal 26 al 31 agosto Piazza Mario Pagano si è trasformata nel cuore pulsante della birra, dell’inclusione e della socialità. Si è conclusa con entusiasmo e partecipazione la sesta edizione del Festival Europeo della Birra, che ha animato il centro storico di Potenza per sei giorni, all’insegna del gusto, dell’incontro e dell’accessibilità. Un evento che ha saputo coniugare la passione per la birra con un forte impegno sociale, confermandosi come uno degli appuntamenti estivi più attesi

Potenza, il Festival Europeo della Birra conquista la città: sei giorni di gusto, inclusione e socialità

Il consigliere regionale di FdI Alessandro Galella ha tracciato un bilancio positivo: «Si è chiusa una settimana che ha visto la città ribollire di vita grazie al Festival europeo della birra organizzato da Rosario Cataldo, Rocco Spagnoletta e tante altre propositive persone che tra musica, cibo e birre hanno regalato a Potenza e provincia sei giorni di meravigliosa aggregazione. Dopo San Gerardo, la città dimostra ancora una volta quanta voglia di vita e di stare insieme ci sia tra i cittadini di ogni età. Il capoluogo deve costruire un futuro in cui questo ruolo sia sempre più marcato, per contribuire a una migliore qualità della vita e della vitalità, e a una maggiore attrattività di tutta la Basilicata. La socialità nel 2025 è importante quanto il lavoro. Complimenti a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento che ormai è parte della città».

Il festival, coordinato dal presidente Rosario Cataldo, ha offerto un’ampia selezione di birre artigianali provenienti dalla Basilicata, da numerose regioni italiane e da Paesi europei, pensata per soddisfare i palati più curiosi. Centinaia le birre spillate, dalle luppolate alle fermentazioni spontanee, dalle interpretazioni più classiche alle sperimentazioni audaci. Ad accompagnare la parte brassicola, 12 stand di street food hanno reso ancora più ricco e variegato il percorso gastronomico.  Grande attenzione è stata dedicata alla socialità e all’accessibilità. Il percorso del festival è stato allestito in collaborazione con Flavio Olita, giovane in carrozzina e promotore del progetto Zero Barriere – Potenza per Tutti, che ha garantito la piena fruibilità degli spazi. Un modello di inclusione che ha reso il festival un luogo di incontro davvero aperto a tutti. Tra le iniziative più apprezzate, le “degustazioni al buio” ideate da Marco Rafaniello, giovane non vedente, hanno coinvolto decine di partecipanti in un’esperienza immersiva e riflessiva, invitando a riscoprire il gusto attraverso gli altri sensi. Nella parte dedicata agli spettacoli, curata dal direttore artistico Rocco Spagnoletta, spicca il concerto dei Musicamanovella & Friends del 28 agosto, fruibile per la prima volta nella storia della Basilicata anche in lingua italiana dei segni (LIS) grazie all’interpretazione di Giuliana Viggiano. Un segnale di grande apertura e sensibilità verso il pubblico sordo, che ha trovato piena cittadinanza nel festival. L’evento ha lasciato anche un segno tangibile nella comunità. Grazie a una raccolta fondi promossa dall’organizzazione e sostenuta da cittadini e partner, è stato acquistato e donato un defibrillatore, installato sul lato del Teatro Stabile. Alla cerimonia di consegna hanno preso parte il Vice Prefetto Aggiunto di Potenza, Marco Madeo, e l’Assessore alla Cultura e al Patrimonio, Roberto Falotico, che hanno sottolineato il valore aggregativo del festival e l’impegno profondo sul tema dell’inclusione. Il Festival Europeo della Birra chiude così la sua sesta edizione con un bilancio più che positivo, confermandosi come un appuntamento capace di andare oltre la celebrazione della birra artigianale. È diventato uno spazio di incontro, riflessione, crescita collettiva e inclusione, contribuendo a scrivere una pagina importante per la vita culturale e sociale di Potenza e della Basilicata. Un evento che lascia in eredità non solo ricordi e sapori, ma anche un segno concreto di responsabilità e speranza, con lo sguardo già rivolto al futuro.

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