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31.08.2025 - 17:49
Nel dettaglio, la spesa complessiva per il materiale scolastico tocca cifre sempre più proibitive: 658,20 euro per lo zaino completo di diario, astuccio e accessori vari, mentre i libri di testo raggiungono una media di 537,10 euro a studente. Ma è nelle classi di ingresso, soprattutto nelle scuole medie e nei primi anni delle superiori, che si concentra l’aumento più pesante. Proprio alle medie, la stangata è più evidente: per una famiglia con un figlio che entra in prima media o che affronta la terza (anno solitamente di passaggio con testi aggiornati), la spesa può superare i 1.200 euro. Federconsumatori parla senza mezzi termini di una situazione insostenibile, con il rischio concreto che il diritto allo studio venga compromesso dal peso crescente delle spese obbligate. Alle superiori, i dati sono più variegati: da un alto calano i costi per gli istituti tecnici (-10,79%) e artistici (-16,68%) con variazioni più contenute allo scientifico (-3,55%) e in leggera salita al classico (+1,75%). Ma il primo anno resta comunque il più costoso: tra corredo e libri si tocca quota 1.400 euro. Una cifra che per molti nuclei familiari rappresenta un salasso difficile da sostenere, specie in un contesto economico ancora fragile. A pesare sul bilancio scolastico c’è anche il capitolo tecnologia. Per acquistare un computer portatile, una webcam e i software essenziali si spendono in media 420 euro. Sebbene i prezzi siano rimasti stabili rispetto al 2024 (-0,5%), si tratta comunque di una voce importante nel bilancio di settembre. Federconsumatori rilancia l’allarme e invita le famiglie a puntare su forme di risparmio “intelligente”. La richiesta alle istituzioni è chiara: serve un potenziamento dei fondi per il diritto allo studio, più trasparenza sui tetti di spesa imposti alle scuole, e iniziative pubbliche per incentivare il riutilizzo. L’istruzione non può trasformarsi in un privilegio per pochi.
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