IL MATTINO
Il caso
09.08.2025 - 15:44
In Basilicata Azione di Carlo Calenda rischia un imbarazzo dietro l'altro. L'ex segretario e fondatore del movimento in Basilicata Donato Pessolano con una Pec sembra aver messo nel mirino un'ombra che somiglia parecchio a Marcello Pittella. Sul tavolo ci sono delibere, registrazioni da chiedere e un commissariamento che, secondo Pessolano, puzza più di bullismo politico che di buona amministrazione. «Recentemente», spiega Pessolano, «ho evidenziato come sia stato compiuto nei miei confronti, e nei confronti della figura del segretario regionale, un atto non dovuto, caratterizzato da modalità arroganti e da dinamiche assimilabili a forme di bullismo politico, pur avendo sempre ottenuto risultati eccellenti a livello nazionale nelle competizioni svolte». Il campanello d’allarme è suonato. Così Pessolano ha chiesto al Collegio dei Probiviri di aprire il sipario: vuole il deliberato integrale della seduta (e la registrazione audio/video), la spiegazione serrata sulla necessità e le motivazioni del commissariamento della segreteria regionale (e del suo segretario), e soprattutto vuole che qualcuno si prenda la responsabilità, a norma, di averci pensato due volte prima di far partire certi poteri, «considerando che la regione ha sempre ottenuto i migliori risultati in Italia». Chiaro che al netto delle formalità c’è chi sospetta che dietro queste richieste ci sia una manovra tattica, un tentativo di riportare alla luce vicende sottilmente politiche, che magari qualcuno preferirebbe tenere coperte. «Sono consapevole delle possibili resistenze che potrebbero ostacolare una comunicazione trasparente e un accertamento oggettivo delle responsabilità», dice Pessolano. Ma al di là del fraseggio, la verità lampante è un’altra: Pittella è nel mirino. Anche perché – aggiunge Pessolano – non è ancora finita la passione civica: «Pur avendo concluso la mia esperienza all’interno di Azione, intendo proseguire il mio impegno civico e politico a favore della Basilicata e dei suoi cittadini, lavorando per la costruzione di una comunità libera, produttiva, sana e accogliente, capace anche di incentivare il ritorno di quanti sono stati costretti ad allontanarsene a causa di episodi come quello da me vissuto». Tradotto dal politichese entusiasta: il gioco è appena cominciato.
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