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21.07.2025 - 12:42
Ss92
Ancora una volta la risposta al problema della sicurezza stradale sembra passare, inevitabilmente, per l’installazione di nuovi autovelox. Nel caso di specie il tratto della Strada Statale 92 che attraversa i territori di Laurenzana, Anzi e Pignola, dove, a seguito di una riunione tecnica convocata nei giorni scorsi in Prefettura, è stato annunciato un pacchetto di misure contro le condotte irresponsabili e pericolose – ma non generalizzate – di alcuni motociclisti. Tra le decisioni prese: controlli intensificati, dissuasori ottici, e – ovviamente – l’avvio dell’iter per l’installazione di un autovelox fisso, previa verifica della fattibilità da parte dell’Anas. Una soluzione che ormai sembra automatica, quasi rituale, ogni volta che si parla di sicurezza stradale, ma che solleva più di qualche dubbio tra cittadini e automobilisti. L’argomento, infatti, è tutt’altro che nuovo e sta animando il dibattito social: l’autovelox è uno strumento utile, ma spesso abusato e utilizzato come scorciatoia, più che come risposta strutturale a problemi ben più complessi. E se il pericolo è rappresentato da pochi centauri indisciplinati qualche domenica estiva, perché - scrive un cittadino su Facebook - penalizzare indistintamente tutti gli utenti quotidiani della strada con dispositivi fissi che, in molti casi, si trasformano in bancomat per le casse comunali? "Un autovelox fisso, si sa, funziona sempre: silenzioso, inesorabile e puntualmente redditizio", aggiunge. Il tema della sicurezza stradale su una delle arterie più panoramiche della regione non è più procrastinabile, intanto la cittadinanza si divide.
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