IL MATTINO
scuola e formazione
14.07.2025 - 18:44
Alessia Ambrosi
“Una società che autorizza o addirittura incoraggia i ragazzi a confondere i desideri con i diritti, dimenticandosi della sacralità dei doveri, è una società che non ha futuro”. A parlare è Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia, che interviene con toni netti sul caso del Liceo Prati di Trento e sul più ampio fenomeno, registrato in diverse città italiane, di studenti che scelgono di non presentarsi all’esame orale della maturità in segno di protesta. Secondo Ambrosi, si tratta di una deriva “grave, molto grave”, che mette in discussione “il senso stesso dell’istruzione, la dignità del percorso scolastico e i principi di autorità e gerarchia, indispensabili per ogni società che voglia funzionare”. La deputata condivide la linea dura del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: “Il rispetto delle prove e delle regole fa parte integrante della formazione. Chi sceglie di boicottare l’esame sarà giustamente considerato non idoneo”. Ambrosi denuncia un clima culturale che, a suo dire, indebolisce il concetto di responsabilità individuale: “Siamo di fronte a una sfida che vuole demolire la cultura dell’impegno, del sacrificio, del merito. Se insegniamo ai ragazzi a credere che ogni desiderio sia un diritto, falliremo come Paese”. E aggiunge: “Chi non studia non ha diritto alla promozione, così come chi non ha la preparazione non può esercitare professioni complesse. È una questione di sicurezza, giustizia, rispetto per sé e per gli altri”. Nella sua dichiarazione, la parlamentare trentina punta il dito contro “il vittimismo di una parte dei giovani, incoraggiato da molti genitori”, e contro quella che definisce “la cultura permissiva della sinistra”, accusata di generare “disordine e ragazzi non strutturati di fronte alle difficoltà della vita”. Richiamando le parole della premier Giorgia Meloni, Ambrosi ribadisce che “nella vita non esistono scorciatoie”, e che il vero successo deriva dal lavoro e dall’impegno: “Studiare è il primo vero lavoro della vita. È attraverso la disciplina, la costanza e la responsabilità personale che si forgiano gli adulti di domani”. A sostegno di questa visione, la deputata difende strumenti come il voto in condotta e il divieto di cellulari in classe: “Misure educative essenziali, troppo spesso contestate in modo assurdo”. Infine, Ambrosi lancia un appello alla Provincia autonoma di Trento: “Abbiamo uno strumento straordinario, l’autonomia. Ma non può e non deve essere usata per svincolarsi dalla realtà. Deve servire a costruire una scuola più seria, più forte, più formativa. Libertà e rigore possono camminare insieme”. La scuola, conclude, “non può trasformarsi in un rifugio emotivo. Deve essere il primo luogo dove si impara ad affrontare la realtà, anche con fatica. Perché solo così si costruisce una società degna di questo nome”.
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