IL MATTINO
l'intervista
29.06.2025 - 20:26
Renato Martucci
Sindaco Martucci, essere chiamati a guidare la propria comunità è un onore ma anche una grande responsabilità. Cosa ha provato il giorno dell’elezione?
«Una fortissima emozione. Inizialmente si fa fatica a pensare cosa voglia dire essere il Sindaco della propria comunità, ma in questo mese, giorno dopo giorno, ho imparato a comprendere la grande responsabilità cui sono chiamato e dalla quale mai mi sottrarrò».
Che obiettivi prioritari fissa da qui ai prossimi 12 mesi?
«Abbiamo diversi obiettivi. Sicuramente punteremo ad ultimare le diverse opere già iniziate dalla precedente Amministrazione e che non sono state inaugurate, per le quali voglio rassicurare la cittadinanza, siamo sostanzialmente al rush finale.
Poi, partiremo subito con i lavori per il nuovo asilo nido comunale e cercheremo di riqualificare anche la palestra della scuola. Uno degli obiettivi prioritari rimane quello di sbloccare i lavori per la piscina comunale e, proprio in questi giorni, ci sarà una riunione con i tecnici per fare il punto della situazione e ripartire speditamente fino alla realizzazione dell’opera».
La festa di San Rocco rappresenta un momento fondamentale per l’identità di Tolve, in che modo il Comune sta organizzando questo appuntamento così sentito, anche dal punto di vista logistico?
«La festa di San Rocco è quel momento dell’anno che tutti i tolvesi, e non solo, aspettano con gioia. Noi siamo al lavoro per organizzare al meglio i tre giorni di agosto e di settembre e, martedì 1 luglio, ci sarà ufficialmente la presentazione del nuovo comitato 'Tolvesi per San Rocco', che avverrà nel chiostro della Sede Municipale. Dopo la presentazione del Comitato, convocheremo immediatamente tutte le associazioni del territorio, i Portatori del Santo e la Parrocchia, per cercare di curare al meglio ogni dettaglio e far si che tutti gli attori coinvolti possano fare la propria parte per la riuscita di una grande festa, che, voglio ricordarlo, grazie al lavoro dell’Assessore regionale Pasquale Pepe, da quest’anno, è diventata Festa regionale. Questo ci riempie di orgoglio».
Sarà la sua prima festa da sindaco: con quale spirito la affronta?
«Con molta determinazione e con la consapevolezza di avere dalla mia parte la disponibilità della comunità intera, perché quando si parla di San Rocco non c’è colore o appartenenza politica che tenga».
Può presentarci la squadra di governo? Quali criteri ha seguito nella composizione della giunta?
«La squadra di governo è composta da Donato Abbruzzese, assessore ai lavori pubblici, viabilità e centro urbano, nonché vicesindaco. In giunta, oltre a lui, ci sarà Margherita Bochicchio, assessore alla pubblica istruzione, salute e politiche sociali e socio-assistenziali. I criteri utilizzati sono stati quelli della sensibilità e le competenze di ciascuno rispetto alle deleghe conferite, oltre alla disponibilità in termini di tempo e presenza sul territorio. Devo, comunque, far presente che anche ai consiglieri sono state conferite delle deleghe, Vito Nardiello (capogruppo di maggioranza) è delegato al bilancio, fondi strutturali europei e Pnrr, urbanistica, sport e infrastrutture sportive; Pietro D’Erario, agricoltura e ambiente; Salvatore Possidente Del Monte, attività produttive e decoro urbano; Nicola Ronca, Cultura e associazioni, politiche giovanili; Rocco Danilo Russo è stato votato quale Presidente del Consiglio comunale. Una squadra valida, sono certo ciascuno farà benissimo nell'unico interesse collettivo».
L'opposizione ha recentemente sollevato delle critiche sulla TARI. Come risponde a queste accuse? E quali sono le sue priorità in materia di fiscalità locale?
«Le critiche sulla TARI, sollevate dall’opposizione, le ritengo sterili. Infatti, gli stessi consiglieri di minoranza non hanno votato in senso contrario alla proposta. Quindi, o sapevano anche loro che il PEF è un atto dovuto e, dunque, stanno mentendo alla gente o non hanno studiato bene le carte e compreso fino in fondo il senso della proposta. Le priorità in materia fiscale sono quelle di mantenere le agevolazioni già previste e lo abbiamo fatto, tuttavia è centrale la sfida di mitigare gli aumenti imposti da ARERA con misure di sostegno alle fasce socio-economiche più deboli della popolazione e in favore degli esercenti di attività commerciali».
C’è sempre un prima e un dopo in ogni passaggio di consegne. Lei raccoglie l’eredità del sindaco uscente Pasquale Pepe. Quali aspetti del suo operato intende proseguire e dove, invece, pensa di segnare un cambiamento di rotta?
«Fare il sindaco dopo Pasquale Pepe non è semplice. Raccolgo un’eredità pesante, perché Pasquale, oltre ad aver fatto bene il sindaco, è molto amato dalla gente e la dimostrazione di quanto detto si ha nella durata della sua presenza, quasi ventennale, nell’organo di governo comunale. Questa ha sicuramente rappresentato la parentesi più ampia dal secondo dopoguerra in poi, ovvero da quando esiste la Repubblica italiana. Mi sforzerò di mantenere lo stesso contatto con le persone e che continua a mantenere da Assessore e Vicegovernatore, continuando a rispettare i principi di trasparenza, efficienza e buon andamento in cui l’Amministrazione Pepe ha sempre creduto. Il tutto con l’intento di interpretare al meglio il nostro contesto, che ha sicuramente esigenze e priorità diverse rispetto al passato e che meritano una tempestiva risposta. È questo l’aspetto più bello della politica».
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