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30.05.2025 - 19:34
"Il Pd non è un partito personale, motivo per cui Lettieri parla esclusivamente a titolo personale". E' uno dei passaggi più significativi del comunicato sul ballottaggio di Matera con cui il vicesegretario del Pd Basilicata, Vito Lupo, riapre lo scontro tra i dem lucani, attaccando duramente il segretario regionale, Giovanni Lettieri, che nel pomeriggio aveva ufficializzato l'appoggio del partito a Roberto Cifarelli, candidato di centrosinistra contro Antonio Nicoletti (centrodestra). "Leggo - ha scritto Lupo - con grande stupore le dichiarazioni rilasciate dal segretario Lettieri, il quale non convoca la direzione del partito da circa un anno e oggi esce dal torpore in cui ha fatto piombare tutto il Pd dando un segno di vita. Il segretario è stato impegnato per circa due mesi insieme al sottoscritto al tavolo del centro sinistra al fine di realizzare una coalizione più ampia possibile ma il progetto è fallito per l'atteggiamento e l'egoismo personale del candidato Cifarelli (che è consigliere regionale del Pd, ndr). Lettieri inoltre con il suo atteggiamento politico ondivago non ha fatto nulla affinché il simbolo del partito fosse presente alla competizione elettorale, così come accaduto a Potenza". Secondo il vicesegretario regionale, "il ballottaggio certamente rappresenta un momento molto importante per Matera. I democratici e le democratiche così come i progressisti, però, meritano rispetto e non possono essere presi in giro dal segretario regionale, in quanto nessun organismo del partito democratico, regionale o cittadino, ha deliberato espressamente l'appoggio al candidato Cifarelli e alla sua coalizione con Azione e un pezzo di Forza Italia. Anzi, la Direzione cittadina di Matera, alla quale il segretario ha preso parte, ha approvato un documento nel quale non ha appoggiato la scelta tutta personale del candidato Cifarelli di fare le primarie e di candidarsi in liste alternative al Pd o da esso non autorizzate. Invito - ha concluso Lupo - i cittadini di Matera, nell'interesse della città, a recarsi alle urne per scegliere in libertà il miglior sindaco e per votare cinque Sì al referendum".
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