IL MATTINO
L'operazione
13.05.2025 - 13:37
Le due reti di spaccio operavano una in Val d’Agri e l’altra a Picerno e nei comuni limitrofi, inclusa la città di Potenza. Le indagini, partite nell’ottobre 2022, sono state condotte dalla compagnia dei Carabinieri di Viggiano sotto la guida del Capitano Giovanni De Tommaso.
Un'importante operazione antidroga ha inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti in Basilicata. I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, hanno eseguito 17 misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti a due distinte organizzazioni criminali dedite allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana. L'operazione ha portato a otto arresti in carcere, sette agli arresti domiciliari, un obbligo di dimora e alla sospensione dal servizio di un vigile urbano. Le due reti di spaccio operavano una in Val d’Agri e l’altra a Picerno e nei comuni limitrofi, inclusa la città di Potenza. Le indagini, partite nell’ottobre 2022, sono state condotte dalla compagnia dei Carabinieri di Viggiano sotto la guida del Capitano Giovanni De Tommaso. Attraverso intercettazioni telefoniche e riscontri sul campo, i militari sono riusciti a ricostruire oltre 600 episodi legati allo spaccio e al traffico di droga. Gli stupefacenti arrivavano prevalentemente dalle zone del Foggiano e del Salernitano. Oltre ai reati in materia di droga, alcuni indagati sono accusati di accesso abusivo alla banca dati della Motorizzazione Civile e di peculato d’uso. Tra i coinvolti spicca il nome di Giuseppe Gambioli, 62 anni, vigile urbano del comune di Marsicovetere, destinatario della misura della sospensione dal servizio. Secondo quanto emerso, Gambioli avrebbe utilizzato un’auto istituzionale per trasportare il nipote – Cesare Augusto Gambioli, 28 anni, ora in carcere – per fini privati, oltre ad avvisarlo della presenza delle forze dell’ordine nei pressi della sua abitazione. Cesare Augusto Gambioli è figlio di Carmine Gambioli, noto negli anni Novanta come esponente di spicco della malavita lucana e tra i primi collaboratori di giustizia della regione. L’operazione conferma la presenza radicata di attività criminali legate al traffico di droga anche in aree tradizionalmente considerate a bassa incidenza mafiosa, e sottolinea il costante impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata locale.
Oltre a Cesare Augusto Gambioli, il provvedimento di custodia cautelare in carcere e' stato emesso nei confronti di di Hamid Haloudi, di 40 anni, residente a Foggia, Rocco Ielpo (28) di Viggiano (Potenza), Michele Lomanto (21) di Grumento Nova (Potenza), Amine Mohamed Rakibi (20) di Marsicovetere, Michele Russillo (22) di Picerno (Potenza), Gabriele Pio Santarsiero (22) di Tito (Potenza) e Daniel Votta (20) di Tramutola (Potenza). Sono invece ai domiciliari Stefan Ovidiu Banu (25) di Viggiano, Simona Curcio (45) di Picerno, Giuseppe Fronzaroli (27) e Ivan Rocca (24) di Marsicovetere, Stefania Lamboglia (25) di Potenza, Giovanni Russillo (54) di Picerno e Nadia Tousna (45) di Foggia. L'obbligo di dimora a Viggiano e' stato disposto per il 29enne Mirko Candela
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