IL MATTINO
Analisi
17.03.2025 - 20:27
Angelo Chiorazzo, consigliere regionale di Basilicata Casa Comune, in campagna elettorale lo aveva detto in modo chiaro: per evitare qualsiasi conflitto di interessi, avrebbe lasciato Auxilium (il colosso dei servizi sanitari e socio-assistenziali che ha fondato) nelle mani del fratello. «Io non avrò diritto di metter bocca su nessuna scelta», aveva garantito solennemente (fa fede una dichiarazione alla vetrina nazionale del Corriere della sera). I più maliziosi, però, in primis i grillini, avevano già definito il suo passaggio di testimone tra fratelli un’operazione alla Silvio Berlusconi. Chiorazzo, invece, la promuoveva come una cesura netta. Così netta che ieri, a Roma, era al fianco del Pontificio comitato per la Giornata mondiale dei bambini, sotto gli slogan di Auxilium, accanto al celebre padre Fortunato. La stessa Auxilium da cui si è separato, ma che evidentemente non si è separata da lui. Ed ecco il post della cooperativa sui social: «Per far sentire tutta la vicinanza del popolo di Dio al Santo Padre, a partire dall’affetto dei più piccoli: è stato come dare una carezza al Papa». Chiorazzo lasciò anche la vicepresidenza del Potenza Calcio, il tutto per poter correre senza legacci verso la presidenza della Regione Basilicata. Non andò così. Ma ora, tra una carezza e l’altra, continua a trovarsi nel posto giusto, al momento giusto. E chissà se domenica ricomparirà anche allo stadio.
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