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03.02.2025 - 20:06
"La crisi del settore automobilistico sta mettendo a dura prova la vita delle lavoratrici e dei lavoratori. E' fondamentale introdurre misure di sostegno straordinarie per i lavoratori in cassa integrazione, facendo leva sui fondi europei al fine di offrire un aiuto concreto sia a loro che alle loro famiglie. Allo stesso tempo e' fondamentale supportare le aziende del settore automotive, accompagnandole in questa delicata fase di transizione tecnologica e innovazione del comparto automobilistico. Parallelamente, risulta altrettanto essenziale adottare politiche attive che le aiutino a gestire con successo questa trasformazione industriale, evitando che la subiscano passivamente". E' quanto dichiara il segretario generale della Fim Cisl di Basilicata, Gerardo Evangelista, alla vigilia della mobilitazione lanciata dai sindacati europei aderenti ad IndustriAll Europe per sollecitare politiche continentali a difesa della filiera automotive, in programma il 5 febbraio a Bruxelles."A causa della mancanza di una chiara strategia e di un piano industriale europeo, di decisioni aziendali sbagliate e di ritardi negli investimenti nell'industria, la deindustrializzazione non e' piu' una minaccia, ma una realta'. Per questo la Fim Cisl Basilicata sara' presente con una propria delegazione alla manifestazione a Bruxelles". Per Evangelista "il 2025 si preannuncia un anno difficile per Stellantis e soprattutto per le aziende dell'indotto di Melfi. Il percorso e' ancora in salita: la crisi del settore automotive richiede risposte concrete anche a livello europeo. Confidiamo che nel piano d'azione per l'automotive annunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ci siano le risposte che i lavoratori e tutta la filiera del settore stanno aspettando. In un momento di grande complessita' - aggiunge Evangelista - le nuove regole europee avranno un impatto decisivo sulle scelte industriali, sia nel presente che per il futuro. La transizione verso il Green Deal, lanciato nel 2019 come pilastro della crescita sostenibile dell'Unione europea, mira a raggiungere la neutralita' climatica entro il 2050. Questo ambizioso obiettivo richiede un percorso ben definito, che tenga conto delle dinamiche di mercato e degli obiettivi prefissati, supportato da progetti e azioni concrete. In questo contesto - conclude Evangelista - la Commissione europea deve giocare un ruolo determinante, intervenendo in modo costruttivo e senza ricorrere a misure punitive o interventi che possano compromettere la collaborazione con le case automobilistiche. E' necessario trovare soluzioni sostenibili per gestire i costi legati alla necessita' di adeguare le produzioni al cambiamento, garantendo cosi' una transizione verde inclusiva e sostenibile".
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