IL MATTINO
la crisi idrica
16.01.2025 - 09:58
Taniche in soffitta, la Basilicata è finalmente salva. Dopo mesi di restrizioni, disagi, autobotti e rubinetti a secco, il governatore - commissario Vito Bardi ha proclamato per 140mila sfigati serviti dallo schema Camastra l'epocale fornitura idrica 24 ore su 24. Grazie e arrivederci anche al Basento, fiume sacro e ultima spiaggia di Via Verrastro che ha garantito - al netto dello scetticismo dei cittadini e delle rigorose analisi delle istituzioni e della Procura di Potenza - un minimo di normalità per una popolazione alle corde e che comunque ha fatto le fortune di grossisti e rivenditori di acqua imbottigliata. La realtà? Al netto delle Faq restano i soliti problemi: una gestione inefficace delle risorse, una governance non brillante sull'asse Potenza - Bari, reti idriche vecchie e malconce e un cambiamento climatico che, purtroppo, non aspetta i trionfi di politici e tecnici con la fiamma nel cuore. Tuttavia c’è una questione che, nonostante la retorica del va tutto bene, affligge cittadini, agricoltori e imprenditori: cosa accadrà in primavera? Cosa accadrà durante l'estate? I problemi restano e l'odierno sistema idrico lucano è tutt’altro che pronto per affrontare le sfide future. Il governo regionale ha promesso di lavorare per migliorare la situazione, ma il solito politichese rischia di non bastare più. La crisi idrica in Basilicata è molto più di una semplice emergenza stagionale e non sarà qualche nevicata a rendere tutto più facile, come qualcuno vorrebbe far credere. Cantava Frank Sinatra nella celebre colonna sonora natalizia: "Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!".
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