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Benvenuti in Basilicata: terra della sorridente convegnistica

Benvenuti in Basilicata: terra della sorridente convegnistica

Benvenuti in Basilicata, terra di conferenze stampa scintillanti, convegni patinati e annunci trionfalistici dove la politica ha raggiunto l'apice: si governa a suon di post e la gestione si limita all’apparenza. Qui il sinistro centrodestra ha trovato la sua nuova vocazione: la sorridente convegnistica. Tra slide, faq ed eventi degni di un festival cinematografico, i problemi veri sembrano sbiadire sullo sfondo, relegati al ruolo di comparse in un copione dove conta più la forma che la sostanza mentre dietro le quinte si accumulano scartoffie, figuracce comunicative e strimpellate. Un ritardo cronico diventa una “rimodulazione delle priorità”. Un pasticcio una “complessa sfida da affrontare con determinazione”. Le emergenze si trasformano in "temi da approfondire" in pomposi salotti, passerelle istituzionali e tavoli tecnici, mentre i cittadini osservano attoniti, chiedendosi se per caso abbiano sbagliato canale e stiano guardando una fiction malriuscita. L’importante è che l’evento finisca sui social: “Oggi un altro passo verso il futuro della Basilicata”. Le parole chiave sono sempre le stesse: "visione strategica", "resilienza", "sostenibilità". Concetti astratti, vuoti, senza alcun aggancio alla realtà. Intanto chi prova a prenotare una visita medica passa ore al telefono, solo per sentirsi dire che deve richiamare. Le emergenze industriali si risolvono con annunci che non trovano riscontro nelle fabbriche, dove i lavoratori temono ogni giorno per il loro futuro. E l’acqua, quella che dovrebbe essere un diritto basilare, continua a mancare. La verità, purtroppo per i protagonisti, è che la realtà prima o poi presenta il conto. I numeri sbandierati non corrispondono mai a quelli percepiti dai cittadini e a quelli messi nero su bianco da Agenas o Svimez. Le promesse di miglioramento si scontrano con statali della morte, infrastrutture inadeguate e famiglie che devono scegliere tra la risonanza in clinica o le bollette. In Basilicata, il futuro si pesa in chili: 23, per l’esattezza. È la capacità media di una valigia da stiva, il bagaglio essenziale dei giovani lucani pronti a partire. Dove vanno? Ovunque, purché ci siano opportunità di lavoro, di valorizzazione e di crescita. Perché qui, nella terra dei convegni, l’unico piano strategico per i giovani sembra essere la fuga. Ogni valigia è una sconfitta. Ma tranquilli, il buffet per l'evento sul “rientro dei cervelli” per le festività natalizie è sempre di ottima qualità. Chissà se alla fine saranno davvero i selfie e le conferenze a salvare questa sfortunata terra.

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