IL MATTINO
Indagini degli uomini dell'arma
16.03.2018 - 11:35
Trovata anche una delle presunte armi utilizzate per l’omicidio: un martello “batticarne” con le facce in metallo.
Sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria i due polacchi ritenuti gli autori dell’omicidio di Artur Dawid Prefeta il bracciante agricolo polacco di 34 anni il cui cadavere è stato trovato il 7 marzo scorsi nell’azienda agricola “Losito Pietro”, in contrada “Fazioli” di San Giovanni Rotondo. Nel corso delle indagin gli investigatori avevano già individuato una serie di incongruenze nel racconto di un primo sospettato, nei cui confronti già nella prima mattina era stato emesso un decreto di fermo. Il primo a finire in manette con l’accusa di omicidio è stato Damian Pawel Wasik, connazionale, coetaneo e collega della vittima, con diversi precedenti penali. Fermato anche il complice, Kazimierz Hodorowicz Dariusz, 31enne, anch’egli bracciante agricolo di nazionalità polacca e già noto alle forze dell’ordine. Trovata anche una delle presunte armi utilizzate per l’omicidio: un martello “batticarne” con le facce in metallo. Rinvenuto, usata dai due arrestati, un paio di pantaloni con tracce di sangue, probabilmente appartenenti al defunto. Tutti i reperti sono stati inviati per le successive analisi al R.I.S. di Roma. I Carabinieri del Nucleo Sommozzatori di Pescara, intervenuti questa mattina, per ispezionare il fondale della vasca irrigua presente nell’azienda agricola hanno trovato lo spezzone di un grosso cavo elettrico, che non si esclude possa essere stato utilizzato dai due connazionali per strangolare, dopo averla tramortita con il batticarne, la vittima.
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