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Operazione della sezione "Falchi" della Questura di Foggia

Un guantino per nascondere un tatuaggio: ecco cosa ha tradito il giovane rapinatore

Il ragazzo sapendo che la farmacia è dotata di impianto di telecamere, aveva calzato un 'mezzo guantino' nero per occultare un evidente tatuaggio sulla mano destra, così da non essere identificabile.

Non solo, continuando nella perquisizione gli agenti della sezione “Falchi” hanno anche sequestrato i capi d'abbigliamento, ovvero un paio di pantaloni di una tuta ed un giubbino in pelle, indossati da Cavaliere durante la rapina al supermercato “Riap”. Ora gli inquirenti stanno concentrando le indagini sulla figura del complice, di cui Roberto Cavaliere non ha fornito alcun tipo di collaborazione

Aveva studiato il colpo in ogni minimo dettaglio, senza dimenticare di nascondere un evidente tatuaggio sulla mano destra. Un guanto nero da palestra ha tradito Roberto Cavaliere, 26 anni foggiano, con precedenti penali in materia di stupefacenti, sottoposto a fermo dagli agenti della sezione Falchi della Questura di Foggia. Il giovane - secondo gli investigatori della squadra mobile – è l'autore di due rapine messe a segno lo scorso 26 febbraio ai danni del supermercato “Riap” in Via Mazzini  (colpo ha fruttato un bottino di 350 euro) e quella dello scorso 14 marzo alla farmacia “Gallucci” in Via Giustino Fortunato (colpo da 400 euro). La svolta investigativa è giunta già nelle ore immediatamente successive a quest'ultimo delitto quando i poliziotti, ascoltate le dichiarazioni del testimoni, hanno concentrato le proprie attività di indagini sulla figura di Roberto Cavaliere. Non solo analizzando i filmati della videosorveglianza le fattezze del giovane che, nel caso del colpo alla farmacia impugnava la pistola, corrispondevano fedelmente al 26enne. Inoltre nei frame dell'occhio elettronico si vedeva chiaramente che il  rapinatore indossava un solo guanto nero. Motivo per cui, durante un'attività specifica, i poliziotti si sono recati a casa di Cavaliere. Lì hanno recuperato, un giubbotto dei pantaloni e soprattutto un solo 'mezzo guantino' nero, di quelli utilizzati dai culturisti. Il  ragazzo, infatti, sapendo che la farmacia è dotata di impianto di telecamere, lo aveva  calzato per occultare un evidente tatuaggio così da non essere identificabile. Non solo, continuando nella perquisizione gli agenti della sezione “Falchi” hanno anche sequestrato i capi d'abbigliamento, ovvero un paio di pantaloni di una tuta ed un giubbino in pelle, indossati da Cavaliere durante la rapina al supermercato “Riap”. Ora gli inquirenti stanno concentrando le indagini sulla figura del complice, di cui Roberto Cavaliere non ha fornito alcun tipo di collaborazione. Quella sera del 26 febbraio scorso intorno alle 19 due persone, una delle quali Roberto Cavaliere, a volto travisato da passamontagna bianco hanno fatto irruzione nel market di Via Mazzini. Mentre uno si è avvicinato alla cassa ed ha strappato il registratore con incasso e portato via la borsa della cassiera contenente 350 euro, l'altro teneva immobili i presenti sotto costante minaccia della pistola. I due sono fuggiti poi a bordo di una Fiat Uno Verde guidata da un terzo complice. Mentre lo scorso 14 marzo hanno agito due malviventi incappucciati, di cui uno armato di pistola, Roberto Cavaliere, appunto. Gli stessi hanno fatto irruzione nel locale e, sotto la minaccia dell'arma, si sono fatti consegnare l'incasso, 400 euro. Prima di tagliare la corda hanno anche rapinato la borsa ad una cliente, contenente 20 euro ed i documenti personali.

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