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L'uomo è stato dimesso in serata: aveva una piccola scheggia nel polpaccio

Agguato a Candelaro, la vittima: «Ho sentito un bruciore al polpaccio e mi sono accorto di essere stato ferito»

Gli investigatori non escludo possa trattarsi di una risposta agli agguati di mafia avvenuti da settembre ad oggi nel Capoluogo Dauno. Michele Bruno, infatti, negli ultimi tempi sarebbe stato visto, più volte, in compagnia di sodali del clan Moretti-Pellegrino-Lanza

Ha dichiarato agli agenti che stava camminando in Via Petrucci quando ha avvertito una fitta al polpaccio. Ma i poliziotti si sono diretti anche sul luogo del presunto agguato: lì hanno repertato otto bossoli. La parola passa ora alla polizia scientifica che dovrà accertarne il calibro; a loro resta da capire se si tratta di una 7,65 o una pistola semiautomatica, tipo mitraglietta, calibro 7,62.


«Stavo passeggiando da solo quando improvvisamente ho avvertito un forte bruciore alla gamba». Era sereno mentre rilasciava le sue dichiarazioni alla polizia, Michele Bruno, il 35enne, con precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti e furto, ferito al polpaccio destro, ieri sera in Via Petrucci nel cuore del quartiere Candelaro a Foggia. L'uomo verso le 19 si è presentato al pronto soccorso dei “Riuniti”, con una scheggia conficcata nell'arto inferiore. Dopo una veloce medicazione ha firmato le dimissioni, lasciando l'ospedale sulle proprie gambe. Le indagini per questo ennesimo fatto di sangue avvenuto in città sono affidate agli uomini della squadra mobile che, con non poca difficoltà, stanno cercando di ricostruire l'accaduto, ma che di certo, inquadrano il ferimento di Bruno in un contesto malavitoso. Non escludo possa trattarsi di una risposta agli agguati di mafia avvenuti da settembre ad oggi nel Capoluogo Dauno. Michele Bruno, infatti, negli ultimi tempi sarebbe stato visto, più volte, in compagnia di sodali del clan Moretti-Pellegrino-Lanza. Tutto è iniziato pochi minuti prima delle 19 quando è giunta ai centralini della questura una telefonata da parte di un cittadino, che ha scelto di rimanere nell'anonimato, che denunciava di aver udito alcuni colpi di arma da fuoco nella zona rione Candelaro. Contemporaneamente Michele Bruno si è presentato in ospedale con la ferita al polpaccio; i medici immediatamente hanno allertato gli agenti di polizia. Giunti sul posto hanno raccolto le dichiarazioni dell'uomo che, a suo dire sarebbe giunto ai Riuniti in compagnia di una persona a lui vicina. Ha dichiarato che stava camminando in Via Petrucci quando ha avvertito una fitta al polpaccio. I sanitari gli hanno estratto una piccola scheggia, forse di un vetro, e medicato la ferita che guarirà in pochissimi giorni. Ma i poliziotti si sono diretti anche sul luogo del presunto agguato: lì hanno repertato otto bossoli. La parola passa ora alla polizia scientifica che dovrà accertarne il calibro; a loro resta da capire se si tratta di una 7,65 o una pistola semiautomatica, tipo mitraglietta, calibro 7,62. «Stiamo vivendo in città una situazione pericolosa. C'è ancora gente che va in giro armata e, purtroppo, si continua a sparare – affermano gli investigatori. Intensificheremo i controlli soprattutto nella zona di Candelaro».

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