Cerca

La mostra

"L’Eroica Fifa Blu” di Lupo Alberto a Pordenone

L’esposizione celebra il personaggio creato nel 1973 da Silver (pseudonimo di Guido Silvestri), uno dei fumettisti più amati d’Italia.

Secondo Marco Dabbà, presidente del Palazzo del Fumetto, portare il Lupo a Pordenone era "una delle sfide che ci siamo posti sin dalla prima ora". Riuscirci, aggiunge, "è motivo di grande orgoglio e soddisfazione: un cult, un mito, un’icona che sbarca a Pordenone proiettata verso il 2027".

A più di cinquant’anni dalla sua nascita, Lupo Alberto continua a conquistare lettori di ogni età con la sua inconfondibile ironia e la sua "fifa blu", diventando protagonista di una grande mostra a Pordenone, al Palazzo del Fumetto, dal 9 novembre 2025 al 3 maggio 2026.

Intitolata L’Eroica Fifa Blu, l’esposizione celebra il personaggio creato nel 1973 da Silver (pseudonimo di Guido Silvestri), uno dei fumettisti più amati d’Italia. Nato quasi per caso – per un progetto editoriale mai realizzato – Lupo Alberto ha debuttato sulle pagine del Corriere dei Ragazzi, entrando subito nell’immaginario collettivo con il suo modo unico di affrontare la vita: impaurito ma determinato, fragile e coraggioso allo stesso tempo.

Attorno a lui si è sviluppato nel tempo un universo ricco di personaggi iconici, a partire dal severo cane da guardia Mosè, passando per la fidanzata Marta, fino all’irresistibile Enrico la Talpa. Figure che, insieme, hanno costruito la mitica Fattoria McKenzie, un microcosmo che rispecchia vizi, virtù e contraddizioni dell’umanità con una leggerezza solo apparente.

Molti di noi sono cresciuti leggendo le strisce di Lupo Alberto, ridendo delle sue disavventure e trovando conforto nella sua goffa umanità. Le sue immagini erano ovunque: appese alle pareti delle camerette, stampate su magliette, zaini, quaderni e biglietti d’auguri. Non è un caso se il personaggio è stato uno dei maggiori fenomeni di merchandising nella storia del fumetto italiano, a partire dagli anni ’80, con una diffusione capillare di prodotti di ogni genere – dai gadget ai teli da mare, fino alle famose caramelle.

Secondo Marco Dabbà, presidente del Palazzo del Fumetto, portare il Lupo a Pordenone era "una delle sfide che ci siamo posti sin dalla prima ora". Riuscirci, aggiunge, "è motivo di grande orgoglio e soddisfazione: un cult, un mito, un’icona che sbarca a Pordenone proiettata verso il 2027".

La mostra si apre con una sezione sorprendente: una parete dedicata alle espressioni del Lupo e dei suoi compagni, ingrandite per mettere in risalto l’incredibile forza emotiva che Silver riesce a trasmettere con piccoli dettagli. "Basta spostare la pupilla di un millimetro ed è tutta un’altra emozione", spiega l’autore, sottolineando l’importanza del gesto minimo nel linguaggio del fumetto.

L’esposizione accompagna il visitatore lungo tutta la storia del personaggio: dalle prime strisce degli anni Settanta, passando per l’evoluzione grafica, la scelta del formato orizzontale negli anni ’80, fino alle pubblicazioni contemporanee. Viene messo in luce anche l’aspetto sociale e simbolico del personaggio, capace di rappresentare paure, debolezze e sogni di generazioni intere.

Luca Raffaelli, direttore artistico del Palazzo del Fumetto, evidenzia questo aspetto affermando che “Lupo Alberto ha comunicato ai suoi lettori lo sgomento di sentirsi coraggioso. Insomma, la sua è una vera e propria fifa eroica: sa di avere coraggio, ma sa anche che tirarlo fuori significa affrontare il panico”.

Negli anni, numerosi autori italiani hanno collaborato con Silver, portando nuova linfa al personaggio. Alcuni di loro hanno lasciato testimonianze affettuose, raccolte all’interno del percorso espositivo. Per Francesco Artibani, “Lupo Alberto è l’ottimismo malgrado tutto, la determinazione, la speranza, l’entusiasmo, la forza tranquilla. È come eravamo da adolescenti, è come vorremmo essere da adulti, è come siamo quando ci ricordiamo di vivere e sorridere”.

Tito Faraci lo descrive come “quello che sempre più siamo tutti noi, spaccati tra ciò che dovremmo essere e ciò che siamo davvero”. Per Bruno Cannucciari, invece, Lupo è “quel cugino poco più grande che da pischello incontravi solo d’estate, e che oggi ritrovi invecchiato… solo che sei invecchiato tu”.

Un’area speciale è infine dedicata a "Tutto un altro Lupo", una sezione del magazine nata nel 2022 su idea di Lorenzo La Neve, che propone reinterpretazioni del personaggio affidate a nuovi autori con stili diversi, ma sempre riconoscibili. Una dimostrazione concreta della vitalità del personaggio, capace di parlare ancora oggi con linguaggi nuovi, senza perdere la propria identità.

L’Eroica Fifa Blu è più di una mostra: è un tributo a un fumetto che ha saputo crescere con i suoi lettori, farli sorridere e riflettere, e accompagnarli lungo la strada della vita con una carezza di ironia e la forza silenziosa della fragilità condivisa.

Info mostra

  • Titolo: L’Eroica Fifa Blu – Lupo Alberto al Palazzo del Fumetto

  • Dove: Palazzo del Fumetto, Pordenone

  • Quando: dal 9 novembre 2025 al 3 maggio 2026

  • In mostra: opere originali di Silver, testimonianze di grandi autori, materiale raro e merchandising storico

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione