Cerca

Alla scoperta dei Borghi Autentici d'Italia

Originalità, cultura e natura. Aliano prende il volo moltiplicando i visitatori

Il comune lucano parteciperà alla quattro giorni della Festa dei Borghi Autentici 2017 di Biccari, in provincia di Foggia

"Originalità, cultura e natura sono i tre aggettivi del nuovo turisimo della Comunità Ospitale di Aliano all'interno della rete Borghi Autentici d'Italia. Attributi che hanno permesso di far crescere i visitatori del borgo da 1.000 a 30.000 all'anno". Questa la riflessione del Presidente del Parco Letterario Carlo Levi di Aliano, rappresentate di uno dei sette Borghi Autentici lucani (oltre Aliano, anche Garaguso, Grottole, Moliterno, Rotondella, San Mauro Forte e Satriano di Lucania), presente alla Festa dei Borghi Autentici 2017 di Biccari (Fg). Un momento di bilanci e proprositi su temi quali lo sviluppo locale e le nuove sfide per il turismo all'interno di un quadro di crescita sostenibile.

Una quattro di giorni di festa, street food, incontri culturali, musica e peculiarità delle aree interne, ma anche di confronti e progettazioni per ottenere dall'industria turistica dei piccoli centri una ricaduta economica e occupazionale di territori a rischio spopolamento e marginalità. Nella due giorni di giovedì 15 e venerdì 16 giugno, dedicata a seminari e riflessioni istituzionali e di organizzazioni specializzate, hanno partecipato gli assessori della Regione Puglia Anna Curcuruto e Loredana Capone, il presidente nazionale di Cittadinanza Attiva Antonio Gaudioso, Alessandra Bonfanti di Legambiente Nazionale, il direttore del Festival della Via Francigena Sandro Polci, il presidente dell'Organizzazione Internazionale Turismo Sociale Fabrizio Pozzoli e, tra gli ospiti in sala, anche Syusy Blady, volto noto di "Turisti per caso".
Il tema portante è stata l'opportunità turistica come strumento per trattenere le risorse giovanili e altamente specializzate sui territori d'origine, in quanto garanzia di sopravvivenza delle piccole realtà locali e non solo, e sulla potenzialità economica di attuare forme di turismo legate alla valorizzazione delle tradizioni e dei patrimoni materiali e immateriali dei piccoli centri in una strategia che possa raccontare, rappresentare e sfruttare l'esistente. Si parte dalle filiere manifatturiere e agricole, vera vocazione della maggior parte delle aree montuose, in cui le competenze sono specializzate dalla storia e da un saper fare che si tramanda di padre in figlio, per arrivare allo sblocco dei beni demaniali e darli in gestione a tutti i giovani che hanno buoni progetti di recupero e funzionalità, passando per un giusto utilizzo delle nuove tecnologie e delle rinnovalbili. Per fare tutto ciò ci vuole un cambio di rotta, che parte da un cambio d'alfabeto per le aree interne, come ricorda la Bonfanti di Legambiente: "la provincia e i suoi piccoli borghi non sono marginali ma l'emblema stesso di un'Italia fatta di migliaia di piccoli territori rurali dove finché c'è un trattore c'è speranza, qui è il posto ideale per innescare una strategia di green community: la vera anima dell'Italia intera". Tre assi di azioni fondamentali devono essere messi in atto, intorno a cui far ruotare tutto il piano strategico di sviluppo: infrastrutture telematiche, rinsaldare il patto tra politica e territori e, infine, rendere la società civile una società organizzata, consapevole e partecipata. Basti pensare che l'Italia e i suoi turismi di nicchia sono il terzo brand mondiale dopo la Coca Cola e la carta di credito, sottolinea il direttore Sandro Polci, il che significa che il potenziale di redditività dall'industria turistica è enorme. Ancora, la "turista per caso" e raffinata conoscitrice del turismo mondiale, racconta che, nonostante la bellezza del mondo, il posto più bello rimane l'Italia e stima che ogni 30 turisti forniscono un posto di lavoro, il che significa che l'unico investimento razionale, economico ed efficace è quello turistico. Ma di un turismo che recuperi il patrimonio edilizio di pregio e gli dia una funzione d'uso cittadino, il patrimonio agricolo e quello immateriale. Gli unici patrimoni che non deturpano ma creano la "Grande Bellezza" del made in Italy nel mondo.

Questa filosofia, che sottende al manifesto dei Borghi Autentici d'Italia e del loro progetto delle "Comunità ospitali", è stato pienamente sposato e realizzato dai sette comuni lucani aderenti alla rete. Uno per tutti: Aliano. Un luogo che "partendo dalle origini contadini raccontate dal "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi, ha saputo trovare il proprio riscatto dalla Storia e dall'economia – come spiega il Presidente del Parco Letterario Colaiacovo- Il visitatore di oggi cerca l'autencità, l'esperienza di vita "altra" che può offrire una comunità "autentica" come Aliano e la conservazione di questa originalità è l'unico capitale da investire per il futuro. Il paese dei Calanchi, e l'origine di una "Questione Meridionale" del passato, ha oggi un rapporto abitanti/laureati altissimo rispetto ad altre aree italiane, ma questo non ha impedito ai figli di tramandare la cultura contadina dei padri, esserne fieri e farne anche fonte di reddito. Questo ci ha permesso di entrare a pieno titolo non solo nel circuito dei Borghi Autentici ma anche delle Comunità Ospitali – chiosa Colaiacovo- perché ha permesso un'offerta turistica fatta di emozioni, di totale immersione della comunità: poter ascoltare i racconti degli anziani o mangiare a casa degli alianesi come un membro effettivo della famiglia sono suggestioni che non hanno prezzo... per tutto il resto non c'è comunità ospitale ma consumo"

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione