IL MATTINO
08.03.2017 - 19:20
Non amo le feste di precetto, appunto perché comandate. E la festa della donna è ormai diventata un appuntamento con la consuetudine piuttosto che con lo stupore, il sentimento, la libertà di considerare che ogni momento è buono per celebrare quell’altra metà del cielo che, da madre, ti ha partorito come stella; da compagna, rischiara i tuoi giorni e fa risplendere di eternità i tuoi figli. Le feste, al contrario, hanno la misura delle cose che passano, per essere riconsiderate l’anno che verrà; mentre, è proprio ciò che accade in quegli altri 364 giorni a rendere credibile l’8 di marzo. Nei giorni di festa, come nelle grandi cose, gli uomini si mostrano come loro conviene; è nella quotidianità e nelle piccole cose che, invece, si mostrano come sono. Perciò, alla fine, per tutti – uomini e donne – vale il consiglio di uno dei più grandi formatori americani, Deepak Chopra, che dice: «Imparate a dare quello che cercate. Se cercate abbondanza, date abbondanza; se cercate denaro, date denaro; se cercate amore, considerazione e affetto, imparate a dare amore, considerazione e affetto».
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