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Tra Dpcm, usurai e elezioni per distrazioni, spunta l'influencer di Dio

Un editoriale, al solito piccante, di Natale Labia; il focus dedicato ad un'emergenza sottaciuta ma pericolosissima, qual è l'usura strisciante durante la pandemia: sono i primi piani della nostra prima pagina di oggi

Ma, siccome ad Emanuela Bonchino non le si può nascondere nulla, ecco chi è Carlo Acutis, l'appena beatificato 15enne Carlo Acutis, che Emanuela va a pescare dalnosto almanacco nella rassegna stampa di RaiNews24 dei giornali di oggi 12 ottobre, su Rainews.

Carlo Acutis, morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, e' diventato Beato. Dalla Basilica superiore di San Francesco ad Assisi, il cardinale Agostino Vallini ha dato lettura alla proclamazione - salutata dall'applauso dei presenti -, decretata da Papa Francesco. La memoria liturgica del beato Carlo Acutis sara' celebrata ogni anno il 12 ottobre, giorno della sua morte. "Con l'entusiasmo della giovinezza coltivo' l'amicizia in Gesu'" e mise al centro della sua vita l'Eucarestia, ha detto il cardinale Vallini leggendo la Lettera Apostolica con la quale Papa Francesco ha iscritto nel numero dei Beati il venerabile Servo di Dio. E' stato poi scoperto il quadro con l'immagine del nuovo Beato ed e' stata portata in processione, dai genitori di Carlo, la preziosa reliquia del cuore per posizionarla vicino all'altare. Poi Vallini ha abbracciato la mamma e il papa' del 15enne. Papa Francesco, nell'esortazione apostolica "Christus vivit", lo ha proposto ai giovani come modello di santita' in questa era digitale citando il suo nome tra i "preziosi riflessi di Cristo giovane che risplendono per stimolarci e farci uscire dalla sonnolenza". Carlo Acutis e' il primo Beato della generazione dei millennial e gia' in tanti lo considerano come il "patrono" di Internet. E' stato monsignor Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi, a pronunciare la richiesta di beatificazione. 

La beatificazione di Carlo Acutis "e' una buona notizia, un annuncio forte che un ragazzo del nostro tempo, uno come tanti, e' stato conquistato da Cristo ed e' diventato un faro di luce per quanti vorranno conoscerlo e seguirne l'esempio", ha detto Vallini nel corso della sua omelia in cui ha sottolineato la sua "vita luminosa" "tutta donata agli altri, come il Pane Eucaristico". "Ha portato il frutto della santita', mostrandolo come meta raggiungibile da tutti e non come qualcosa di astratto e riservato a pochi", ha aggiunto osservando che la sua vita "e' un modello particolarmente per i giovani, a non trovare gratificazione soltanto nei successi effimeri, ma nei valori perenni che Gesu' suggerisce nel Vangelo". Il cardinale Vallini ha anche tracciato un profilo della vita di Carlo rimarcando come "straordinaria" la sua capacita' di testimoniare i valori in cui credeva, "anche a costo di affrontare incomprensioni, ostacoli e talvolta perfino di essere deriso" e "la grande carita' verso il prossimo, soprattutto verso i poveri, gli anziani soli e abbandonati, i senza tetto, i disabili e le persone che la societa' emarginava e nascondeva". Il nuovo Beato "rappresenta un modello di fortezza, alieno da ogni forma di compromesso". "Egli - ha poi concluso Vallini - ha testimoniato che la fede non ci allontana dalla vita, ma ci immerge piu' profondamente in essa, indicandoci la strada concreta per vivere la gioia del Vangelo. Sta a noi percorrerla, attratti dall'esperienza affascinante del Beato Carlo, affinche' anche la nostra vita possa brillare di luce e di speranza"

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