IL MATTINO
Operazione degli uomini dell'arma
21.06.2019 - 12:02
La banda aveva pianificato anche l'assalto alla gioielleria Ciletti in Via Lanza a Foggia. Assalto fallito per la presenza massiccia dei carabinieri. "Stanno pattugliando l'ira di Dio" - il passaggio di una intercettazione
Avevano certo un vero e proprio allarme sociale, mettendo in ginocchio i commercianti cittadini. Con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, ricettazione ed estorsioni, i carabinieri hanno arrestato sette persone tra Foggia e San Severo. In carcere finisco: Alessandro Aprile, 35 anni, già detenuto Giuseppe Spiritoso di 62, Arnaldo Sardella, di 33 e Nazario Carovilla di 34; mentre arresti domiciliari per i fratelli Aprile Giuseppe e Domenico rispettivamente di 31 e 38 anni e Alessio Piemontese di 35. I sette sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, ricettazione ed estorsioni. Inoltre Alessandro Aprile e Giuseppe Spiritoso sono considerati dagli inquirenti elementi di spicco del clan "Sinesi-Francavilla". Stando alle indagini Alessandro Aprile, Carovilla e Sardella, sfruttando il supporto logistico dei fratelli Giuseppe e Domenico Aprile, sono ritenuti i responsabili della rapina avvenuta il 28 gennaio 2018 ai danni della gioielleria "Follie d'Oro" che si trova all'interno del centro commerciale Antica Fornace di Lucera; colpo che fruttò circa 392 mila euro. Alessandro Aprile con la compiacenza di Alessio Piemontese, titolare di una oreficeria di via Tiro a Segno a Foggia, era riuscito a monetizzare parte della refurtiva della rapina consistente in 300 grammi di pietre preziose e 500 grammi di oro. Alessandro Aprile e Arnaldo Sardella sono accusati anche di aver cercato di estorcere soldi al testimone che li ha notati a bordo di una BVM X6, mentre erano pronti a rapinare l'ufficio postale di San Paolo di Civitate, il 30 novembre 2017. Stando a quanto riferito dai carabinieri la banda criminale, capeggiata proprio da Alessandro Aprile, aveva già pianificato, nel periodo natalizio un'altra rapina ai danni della gioielleria "Ciletti" di Foggia. L'assalto fallì a causa della massiccia presenza di carabinieri nella zona dell'attività commerciale. Emblematica una intercettazione telefonica tra due degli indagati: "Vedi come stanno pattugliando l'ira di Dio. Sta il bordello". L'episodio non è tuttavia contestato dal Gip nell'ordinanza.
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