IL MATTINO
Tendenze
22.12.2020 - 13:26
Tra flessioni e slanci nell’ambito del mercato ICT, la Puglia si dimostra una regione piuttosto attiva e propositiva rispetto all’utilizzo di tecnologie multimediali, nonostante le recenti difficoltà legate all’emergenza sanitaria e alle problematiche tecniche e strutturali del gap digitale.
Un’attitudine che, nonostante tutto, si riflette in primis sugli ultimi dati connessi alla compravendita in campo virtuale - a tutto vantaggio delle specificità regionali - ma anche nell’adesione degli utenti pugliesi a servizi digitali di intrattenimento, cavalcando in questo senso un trend nazionale e, in qualche modo, facendolo proprio.
Quanto alle prospettive di crescita nel campo e-commerce va detto che esse provengono anche dalle iniziative delle start up locali - come sottolineato dal report Anitec-Assinform -, tenendo peraltro conto del fatto che su oltre 25 mila imprese attive nel settore in Italia, più di 1500 provengono dalla Puglia, ripartite tra le varie province.
Da segnalare, in questo campo, a difesa e valorizzazione del locale, si distinguono varie iniziative multimediali, come la recente rete di imprese “SiAmo Puglia”, una nuova piattaforma di e-commerce a sostegno del marketing del territorio, tra pacchetti di viaggio e prodotti tipici della regione.
Ma il “glocal” non è l’unica prospettiva di slancio per una regione in fermento tecnologico, come dimostra anche l’adesione degli utenti pugliesi alle forme di intrattenimento virtuale - qui inserendosi in un trend nazionale in crescita -. Un dato comprovato, ad esempio, dal settore dei giochi online da casinò. Sì, perché, dopo varie annualità positive - a partire dal 2013 -, e specialmente nel biennio 2018-2019, anche il primo semestre del 2020 ha visto la Puglia in linea con i dati nazionali di accesso degli utenti agli operatori del settore online, come i casinò legali italiani o come i casinò online stranieri dotati di opportuna licenza. Un dato generale che conferma una tendenza già in atto nel 2019, che ha visto una spesa complessiva di 480 milioni di euro a Bari, 270 milioni a Taranto e 217 milioni a Lecce, ponendo la regione tra quelle più attive in questo genere di spesa, dopo la Lombardia, la Campania, il Veneto, e la Toscana.
L’accesso al web è dunque uno scoglio non certo insuperabile per gli utenti di Puglia che - se come si è visto - si allineano ai numeri nazionali per quanto concerne l’e-commerce e il divertimento, sono anche sollecitati da nuove forme di interazione connesse all’universo culturale e turistico.
Si pensi alle iniziative in campo teatrale, come il bando “TRAC” per le residenze digitali, aperto a performer, compagnie e artisti pugliesi, al fine di sostenere l’innovazione artistica, anche a distanza, in modo da portare avanti i talenti locali anche in periodi di difficoltà.
E si pensi, infine, anche ai programmi di investimento in campo turistico, come “Bravo Innovation Hub” promosso da Invitalia a sostegno delle imprese innovative del Mezzogiorno, a cui la Puglia ha partecipato con 20 progetti, tra i cui trend spicca proprio la fruizione digitale della cultura.
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