IL MATTINO
Almeno sette i bossoli recuperati sull'asfalto
23.01.2016 - 16:40
Il luogo dell'omicidio di Rocco Dedda
Due i sicari che hanno raggiunto la vittima in sella ad uno scooter. Poco fa è stato ritrovato un ciclomotore in fiamme in via di San Giuliano: potrebbe essere quello utilizzato dai killer per giungere dinnanzi l'abitazione di Rocco Dedda
Non ce l'ha fatta Rocco Dedda, il pregiudicato ferito questo pomeriggio in un agguato avvenuto davanti la propria abitazione in Via Capitanata nel cuore del quartiere Borgo Croci a Foggia. L'uomo, ritenuto dagli inquirenti uomo di fiducia del clan malavitosi dei Sinesi-Francavilla, è stato ferito a morte da una sventagliata di proiettili partita da una calibro nove. Stando alle prime informazioni ad esplodere i colpi letali sarebbero stati due sicari giunti in Via Capitanata in sella ad uno scooterone. L'uomo si trovava all'interno del corti letto della sua abitazione a pianterreno. Almeno sei o sette i proiettili esplosi dai killer; quattro quelli che hanno raggiunto Dedda al petto. L'uomo è stato urgentemente trasportato in ospedale ma le sue condizioni sono apparse da subito disperate. Poco dopo l'agguato è giunta la segnalazione da parte di un cittadino di uno scooter in fiamme in Via di San Giuliano, nei pressi di Via Manfredonia. Gli inquirenti non escludono possa trattarsi del ciclomotore utilizzato dai sicari per compiere l'omicidio di Dedda. Gli agenti della squadra mobile sono certi che questo primo omicidio dell'anno possa inquadrarsi nella recente guerra di mafia che si sta consumando a Foggia.
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