Ora l'Unione dei Reali Siti va al Massimo

«Una delle iniziative è investire nella cultura. In un territorio come il nostro è importante, un esempio può essere pertanto quello di Ordona, dove c’è molto da valorizzare e su cui investire (grazie presenza di importanti siti archeologici); in questo caso, in apparenza investire delle risorse qui può significare investire solo su quel territorio, ma in realtà i ritorni che si possono avere da un simile progetto investono tutti e cinque i comuni dell’Unione, se si è oculati da individuare in ogni realtà un’attività a supporto dell’iniziativa, quindi – ad esempio - attività che mirino al turismo enogastronomico, che si conciliano bene con l’attività di recupero e valorizzazione del patrimonio».