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Non luogo a procedere per il boss Angelo Notarangelo ucciso lo scorso 26 gennaio

Sentenza "Tre Moschettieri": a Vieste non c'è mafia

Condannato a sei anni di reclusione il cugino del capo clan: Luigi Notarangelo; cinque anni di carcere rispettivamente per Girolamo Perna ed il fratello Giuseppe Notarangelo. I giudici della II sezione Penale del Tribunale di Foggia non hanno riconosciuto l'aggravante dell'articolo sette, ovvero l'aggravante del metodo mafioso.

I quattro  – secondo l'accusa – erano accusati di una serie di episodi estorsivi ai danni del titolare di una nota struttura turistica. L’imprenditore - così come emerge dagli atti - venne avvicinato dagli affiliati di Notarangelo che tentarono di imporre la loro presenza come guardiania. Al rifiuto del proprietario del villaggio turistico iniziarono gli atti intimidatori; o meglio veri e propri furti all’interno della sua struttura.  Il Pubblico Ministero, Giuseppe Gatti della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, aveva chiesto nella sua requisitoria una condanna a 10 anni di reclusione per “Cintaridd” al secolo Angelo Notarangelo (ancora in vita durante la fase dibattimentale ndr) ; 5 anni a testa per ognuno dei suoi sodali: il fratello Giuseppe, il cugino Luigi e Girolamo Perna.

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