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Il Gup ha concesso le attenuazioni delle esigenze cautelari

Mazzette al Comune: tornano il libertà Biagini, Laccetti e Bruno

Lo ha deciso, stamani, il Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Foggia, Domenico Zeno che ha stabilito l'obbligo di firma in questura per i tre imputati tre volte a settimana.

Mazzette al Comune: tornano il libertà Biagini, Laccetti e Bruno

Biagini, Laccetti e Bruno (ai domiciliari da sei mesi) sono accusati – a vario titolo - di concussione e tentata concussione. Secondo il Gup Zeno, infatti, non vi è più il rischio probatorio ed è venuto meno anche il rischio di reiterazione del reato, motivo per cui ha concesso le attenuazioni delle esigenze cautelari. Due i filoni di inchiesta: il primo riguarda una mazzetta da 80mila euro pretesa dal costruttore Raffaele Zammarano per la tipula di un contratto d'affitto dell'immobile da adibire ad uffici giudiziari di Piazza Padre Pio. Il secondo procedimento vede coinvolti solo Biagini e Laccetti e riguarda un altro giro di mazzette pagate da tre imprenditori foggiani: Marco Insalata, Vincenzo Rana e Saverio Normanno, per complessivi 26mila euro.

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