IL MATTINO
crisi economica
21.01.2022 - 17:15
il premier Draghi
L'istituto centrale ricorda come le proiezioni di crescita per il 2022 siano più contenute di quelle rese note di recente dagli altri principali previsori «formulate prima che si manifestasse il nuovo peggioramento del quadro pandemico». Per il 2023 risultano più elevate di quelle diffuse in ottobre dal Fondo monetario internazionale e sostanzialmente in linea con quelle degli altri previsori privati e istituzionali. In ogni caso, è il caveat degli esperti di Via Nazionale, le prospettive di crescita sono soggette a molteplici elementi di rischio, orientati prevalentemente al ribasso. Nel breve termine l'incertezza è connessa con il quadro sanitario, il cui deterioramento potrebbe determinare limitazioni alla mobilità e incidere sulla fiducia di consumatori e imprese in misura maggiore di quanto al momento incorporato nelle stime, ostacolando ulteriormente la ripresa dell'attività economica.
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