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Il caso - cure domiciliari covid19

Cure domiciliari, il caso del dottor Torre: rischia la sospensione per aver agito in scienza e coscienza

La storia di Gerardo Torre, medico di base di Pagani (Sa): il prossimo 28 gennaio dovrà presentarsi al Consiglio di disciplina dell’Ordine, a Salerno, per difendersi dall’accusa di non aver rispettato il protocollo del ministero sulle cure per i malati di Covid, lo stesso protocollo "Tachipirina e vigile attesa" smantellato di recente dal Tar. Torre si difende: «Ho visitato a domicilio rischiando la mia salute, 3000 pazienti con risultati eccezionali, tutti guariti e nessun decesso»

Cure domiciliari, il caso del dottor Torre: rischia la sospensione per aver agito in scienza e coscienza

Gerardo Torre

«Se tutti fossero stati preventivamente curati - fa sapere Torre - si sarebbero evitati i problemi di sovraffollamento nei reparti, nella fase acuta del virus. Io fin dal primo momento non ho accettato di usare la Tachipirina che solo ora è saltata nei protocolli dell’Aifa e dell’Istituto Superiore di Sanità. A differenza di tanti colleghi che hanno ricevuto un’informativa solo tramite telefono, senza valutare mai di persona il paziente, e hanno prodotto una quantità enorme di morti». L’Ordine dei medici di Salerno vuole sospenderlo. «È in essere un procedimento disciplinare – comunica il presidente Giovanni D’Angelo – il consiglio di disciplina valuterà la problematica». Il sindaco di Pagani, Lello De Prisco, su Facebook difende il medico e racconta la sua testimonianza da guarito Covid, proprio grazie alle cure domiciliari di Torre 

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