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Ecco gli effetti della riconversione degli ospedali: addio prevenzione e chi non ha il Covid viene abbandonato

Ospedali trasformati in lazzaretti. Solo nel primo semestre del 2020, a causa del Covid, sono stati eseguiti circa un milione e 400.000 esami di screening in meno rispetto allo stesso periodo del 2019

Escludendo le terapie intensive e sub intensive, i posti letto Covid ordinari sono 15.422 in tutta Italia e negli ospedali, a seconda delle necessità e sulla base delle difficoltà territoriali, interi reparti vengono riconvertiti per le esigenze Covid: dalla medicina interna alla geriatria. Posti letto e personale vengono "precettati" per la gestione dei casi ospedalizzati. Questo vuol dire chiudere le aree e ridurre le prestazioni a tutti i malati non positivi al Covid-19. La situazione odierna ha messo in luce la carenza di posti letto nelle strutture ospedaliere: il più recente report sullo stato di salute e sulle risorse del Ssn – Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale – risale al mese di settembre 2019 e contiene i dati riferiti al 2017. Alla riduzione del numero di ospedali corrisponde la riduzione del numero di posti letto.
Nel 1998 erano circa 311 mila e nel 2017, ultimo dato disponibile, erano circa 191 mila con un indicatore di posti letto ogni mille abitanti sensibilmente diminuito

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