IL MATTINO
04.01.2025 - 10:04
Il dibattito si concentra sul tipo di sviluppo che il centro storico dovrebbe perseguire. Da anni molti cittadini e associazioni locali propongono un modello di rilancio basato su cultura, artigianato, enogastronomia locale e turismo sostenibile. L’arrivo di un fast food internazionale, seppur capace di generare flussi economici e sociali, potrebbe contrastare con questa visione, oscurando le attività locali e contribuendo ad una perdita di autenticità. Le divisioni sul McDonald’s riflettono una questione più ampia: quale futuro per il centro storico di Potenza? Da tempo quest’area della città lotta contro l’abbandono e la perdita di attrattività. Locali chiusi, serrande abbassate e una scarsa offerta culturale e commerciale hanno trasformato quello che un tempo era il "salotto buono" in uno spazio che molti definiscono "morente". Certamente bisogna riconoscere l’arrivo del McDonald’s come un'opportunità ma è necessario non escludere la possibilità di adottare una visione più ampia e inclusiva per il futuro del centro storico del capoluogo. L’Amministrazione comunale, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa imprenditoriale, dovrà lavorare con visione e strategia per garantire che patatine fritte e big mac non diventino l’unico simbolo della rinascita di Via Pretoria. Il fast food può rappresentare un tassello, ma difficilmente sarà la medicina che risponde al sintomo (la scarsa frequentazione del centro) senza affrontare la causa (il declino strutturale e attrattivo dell’area)
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