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Potenza al voto: il Pd si incarta, il centrodestra sul peggiore d'Italia, Smaldone tira dritto

Chi puntava su un Pd compatto e unito per non commettere gli stessi errori delle elezioni regionali rimarrà deluso? Forse no. Il segretario regionale Lettieri, dopo il pasticcio Chiorazzo, Lacerenza, poi Chiorazzo, infine Marrese, con tanto di taruffate e baruffate varie e la fuga di Azione, riesce a sbagliare anche sulla città capoluogo dimostrando quanto sia necessario in primis un cambio di passo ai vertici Dem perchè evidentemente qualcosa proprio non funziona. L'ex sindaco Santarsiero non le manda a dire dimostrando la fragilità del fu partito regione ormai vittima delle sue correnti. Il film già visto risale al 2019 con Bianca Andretta sonoramente bastonata dagli elettori e con un competitivo Tramutoli al ballottaggio contro Guarente e in partita fino all'ultima curva di Giarrossa. Telesca non piace, non scalda il cuore del centrosinistra e dei suoi elettori, spacca i dem e cambia i piani di chi inizia a guardarsi intorno. Smaldone da mesi ha svelato le sue carte, senza padrini romani, dando vita a "Potenza Ritorna" un progetto partito dal basso e che risulta sempre più attrattivo e libero da imperativi preconfezionati dalle segreterie. Il centrodestra, invece, sembra orientato a puntare sul bis del peggior primo cittadino d'Italia stando alle rilevazioni del Sole 24 Ore. Il sindaco degli autovelox, delle strade colabrodo e dei mille disservizi prova a ripresentarsi ai potentini puntando evidentemente sul fattore della continuità che tanto preoccupa, stando almeno a leggere sui social una comunità, che chiede a gran voce un cambio di passo.

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