Guarente e quel bis municipale che potrebbe far sorridere solo meccanici e gommisti

"Shock in my town" direbbe il grande Franco Battiato. L'ipotetica corsa di Guarente per un bis municipale potrebbe far sorridere solo meccanici e gommisti oltre a qualche tifosuccio da bottega e suscitare un sonoro disappunto in chiunque abbia a cuore la propria città. Non ce ne voglia il Sole24Ore ma che il sindaco leghista e tutta la sua squadra assessorile abbia fallito sotto tutti i punti di vista immaginabili è cosa nota ed è addirittura superfluo avventurarsi a piedi, in auto, in motocicletta, in bicicletta o in autobus per percepire quel senso di abbandono e di sporcizia, di malinconica sciatteria e di viabilità zigzagante impreziosita da iniziative senza senso logico che attanagliano un capoluogo di regione che avrebbe potuto in questo quinquennio iniziare a cambiare volto e che invece è in balia di un centrodestra tutto autovelox, bookcrossing e corsie ciclabili. Una classe politica mai all'altezza delle minime ma legittime aspettative dei cittadini che gridano vendetta, che chiedono dignità e rispetto e che come termine di paragone non hanno certamente Copenaghen o Berlino ma neppure i remoti villaggi al confine tra la Bosnia e la Serbia. Dai pali che cadono al Musmeci monocorsia, al pasticcio delle strisce bianche e quelle blu al centro storico degradato da salotto buono a vecchia soffitta in un susseguirsi di vendesi - affittasi, passando per le strade distrutte e sacrificate sull'altare della fibra ai marciapiedi fantozziani e molto molto molto altro in un fallimento complessivo dove a vincere è il brutto, il disservizio e la negazione di un'idea di città che non risparmia affatto il vicesindaco Napoli e l'assessore Fazzari freschi eletti in quel di Via Verrastro per proseguire un'eccellente azione politica e amministrativa a vantaggio non solo dei potentini ma di tutti i lucani, come privarsene del resto?.