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Il terremoto politico

Regione Basilicata, parla l'ex assessore Merra: "La Lega? Rifletterò"

Merra ha sottolineato che "la gravità dell'approccio assunto nei miei confronti, nei confronti dell'unica donna della Giunta, si è definitivamente disvelato nelle ultime azioni intraprese dal presidente".

Regione Basilicata, parla l'ex assessore Merra: "La Lega? Rifletterò"

Donatella Merra (archivio)

Nella lettera inviata a Bardi, l'ormai ex assessora (che tornerà a essere consigliera regionale) ha sottolineato di rassegnare "le dimissioni perché non condivido le modalità rinunciatarie con cui questo Governo regionale, ormai arroccato nell'amministrazione dell'ordinario, ha abbandonato la via maestra delle necessarie svolte storiche dei suoi primigeni ma ormai consunti propositi".

"Alla chiusura della segreteria regionale della Lega, prendendo atto della posizione assunta dal mio partito, ho inviato la lettera di dimissioni al presidente della Giunta regionale". Così - in una nota - l'ormai ex assessora regionale alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Donatella Merra, la quale "avvierà una riflessione politica a partire dalle scelte fatte dal direttivo regionale della Lega". Un paio d'ore prima della nota di Merra, il presidente della Giunta lucana, Vito Bardi, aveva annunciato la sua revoca, con la conseguente nomina di Dina Sileo, fino ad oggi consigliera regionale del Gruppo misto, ma - secondo quanto reso noto dal commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe - rientrata nelle scorse settimane nel partito con cui era stata eletta nelle Regionali del 2019. Merra ha sottolineato che "la gravità dell'approccio assunto nei miei confronti, nei confronti dell'unica donna della Giunta, si è definitivamente disvelato nelle ultime azioni intraprese dal presidente. È evidente che non era il già assessore ad avere formulato rocambolesche e pregresse strategie, che impropriamente le venivano attribuite, quanto piuttosto gli autorevoli attori che hanno messo in campo i nuovi assetti". Nella lettera inviata a Bardi, l'ormai ex assessora (che tornerà a essere consigliera regionale) ha sottolineato di rassegnare "le dimissioni perché non condivido le modalità rinunciatarie con cui questo Governo regionale, ormai arroccato nell'amministrazione dell'ordinario, ha abbandonato la via maestra delle necessarie svolte storiche dei suoi primigeni ma ormai consunti propositi".

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