IL MATTINO
il caso
09.11.2022 - 16:47
La nota di ieri mattina 8 Novembre 2022
"Continua la saga del Crob, il copione non cambia. In scena, i benefici per il personale amministrativo, mentre il pubblico pagante è sempre lo stesso: personale sanitario e di ricerca. Anche un'altra trovata della dirigenza Crob sembrerebbe favorire il personale amministrativo e penalizzare quello sanitario. Un paradosso che continua a essere indigesto per quello che costituisce il polo oncologico di cura e ricerca di riferimento per tutta la Basilicata. Al centro del mirino, questa volta, pare essere una 'creativa' redistribuzione del fondo di perequazione teoricamente destinato al personale sanitario. Sembra, infatti, che la dirigenza Crob abbia destinato, forse arbitrariamente, un 15% di questo fondo al personale amministrativo". Lo sostiene la consigliera regionale del M5s, Carmela Carlucci che aggiunge: "Nel tentativo di lumeggiare la situazione e di provare a comprendere le ragioni che muovono questa reiterata penalizzazione del personale sanitario, abbiamo richiesto di ascoltare in commissione il collegio sindacale, un rappresentante del Comitato Indirizzo e Vigilanza e un rappresentante del Fondo della Graduazione delle funzioni. Come ormai segnalato da mesi, le scelte fatte dalla dirigenza dell'Istituto sembrano andare in una direzione diversa da quella che dovrebbe perseguire un ospedale di cura e ricerca: anziché garantire le migliori condizioni di lavoro al personale sanitario e della ricerca (con conseguente beneficio per tutti i pazienti), si sceglie di penalizzare quest'ultimo e di avvantaggiare unicamente i quadri amministrativi. Qual è la ratio che guida queste scelte"? "Certa del fatto che riceverò opportune risposte in commissione e mossa dalla medesima curiosità di cui sopra - continua - mi chiedo, ancora, perché e per come questa dirigenza trovi i soldi per acquistare, o almeno così pare, stando alla delibera 616 del 31 ottobre 2022, un tavolo e una poltrona per la direzione generale, ma non trovi 'due soldi' per acquistare una poltrona in più per i pazienti costretti a fare la chemio. Già diversi mesi fa denunciammo le condizioni indecorose in cui i pazienti erano costretti a subire terapie già di per sé dolorose. Ebbene, la beffa di venire a sapere che, a distanza di tempo, le sedie per i pazienti ancora non ci sono, ma forse le poltrone per i dirigenti sì, è davvero intollerabile". "Non posso che manifestare - conclude - tutto il mio disappunto per questo degenerato meccanismo di aziendalizzazione di quello che dovrebbe essere un istituto di cura e di ricerca con al centro il benessere del paziente. Il Crob ha bisogno di serietà, di competenza e di umanità. Non ha bisogno dei tentacoli della politica che ama solo sé stessa. Restituiamo dignità al nostro polo oncologico di riferimento. E facciamolo nel solo interesse dei pazienti, che, inevitabilmente, passa anche dalla tutela del personale sanitario e della ricerca".
La Replica dell'Istituto
"Si comunica che in data 8 novembre 2022 alle ore 17.30 presso gli uffici della direzione dell’Irccs Crob si è svolto un incontro tra i vertici dell’Istituto e la consigliera regionale Carmela Carlucci finalizzato a chiarire tutte le problematiche evidenziate dalla consigliera a mezzo stampa. Per tutte le eccezioni poste dalla consigliera è stato fornito puntuale e circostanziato riscontro. All’incontro hanno partecipato: il direttore amministrativo dott. Giovannino Rossi, il direttore sanitario f.f. dott. Michele Aieta, il direttore del dipartimento amministrativo dott. Gianvito Amendola, il direttore del dipartimento dei servizi dott. Giovanni Storto, il responsabile della Uosd controllo di gestione e Ict ing. Daniele Scapicchio, il collaboratore amministrativo con compito di verbalizzante dott. Gioacchino Marziano, la consigliera regionale Carmela Carlucci e una sua collaboratrice. Della riunione è stato redatto apposito verbale che l’Istituto avrà cura di sottoporre alla consigliera per la firma. Stupisce ed amareggia che, nonostante le dettagliate delucidazioni fornite sulle questioni sollevate, compaia comunque oggi sulla stampa un comunicato lesivo dell’immagine dell’Istituto, dei professionisti che vi lavorano e ancor di più dei pazienti fragili di cui il Crob si prende cura. L’Istituto sta valutando l’opportunità di dare mandato ad un legale al fine di tutelare l’onorabilità dell’Istituto stesso, dei dipendenti e soprattutto dell’utenza che, più di tutti, ha bisogno di essere rassicurata".
edizione digitale
Il Mattino di foggia