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ESCLUSIVO: Così schizza l'Rt. Basilicata arancione a causa degli ospedali frontalieri pugliesi e calabresi. Cosa accade con i tamponi? Ecco cosa abbiamo scoperto

Riscontrate alcune anomalie sugli accessi ospedalieri di cittadini delle due regioni limitrofe negli ospedali di Matera, Policoro e Lagonegro.

ESCLUSIVO: Così schizza l'Rt. Basilicata arancione a causa degli ospedali frontalieri pugliesi e calabresi. Cosa accade con i tamponi? Ecco cosa abbiamo scoperto

Ci sono alcune falle nella registrazione dei tamponi? Ecco perchè la Basilicata nelle scorse ore ha registrato il secondo Rt più alto d'Italia e nei giorni scorsi è diventata zona arancione. Bardi: «Verificherò»

Potenza - In origine era stato il consigliere regionale della Puglia, Renato Perrini (FdI), a lanciare un allarme molto importante e a sollevare una questione molto delicata: «Un quinto dei positivi registrati dalla regione Basilicata è residente in Puglia: questo aumenta il tasso di contagi della Basilicata e falsa completamente tutta l'analisi dei dati con cui si decidono le restrizioni per le regioni». Aggiungendo che: «I cittadini pugliesi che non riescono a fare il tampone in Puglia tramite il servizio sanitario regionale o tramite i laboratori privati si recano in Basilicata». Nella fattispecie sono attenzionate le popolose zone di confine tra Matera e la murgia barese e la provincia di Taranto. È lo stesso Perrini a sottolineare che questo accade non solo per l'espletamento del tampone ma anche per tutte le altre prestazioni ordinarie e diagnostiche. Perchè? Occorre premettere che il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, ha trasformato il nosocomio pugliese a ridosso dei confini lucani in "Ospedale Covid" questo significa che per tutte le altre patologie e prestazioni la struttura geograficamente più vicina è l'ospedale "Madonna delle Grazie" di Matera e l'ospedale di Policoro "Giovanni Paolo II." Trova riscontro anche la situazione critica e fortemente emergenziale che sta attraversando attualmente l'ospedale di Matera. «Ci sono quotidianamente tra i 30 e i 40 ingressi per varie motivazioni di cittadini della murgia pugliese all'ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Bari è più lontana. Specie se si necessita di rapide cure» è il monito del consigliere Perrini il quale è sempre stato contrario a trasformare gli ospedali di frontiera in strutture Covid anche perchè uno spostamento extraregionale è sempre giustificato per motivi di salute e potrebbe essere fonte di contagio. In Puglia l'ospedale della murgia "F.Perinei" è riservato a chi necessita esclusivamente di assistenza Covid. Medesima situazione per quanto concerne la provincia di Taranto più a ridosso dei confini lucani: l'ospedale di Castellaneta "San Pio." Per quanto concerne la Calabria l'ospedale frontaliero lucano a ridosso tra i due confini è quello di Lagonegro. Ad oggi non risultano ospedali calabresi dell'area settentrionale, e più vicina alla Basilicata, trasformati esclusivamente in Covid, ma la sanità calabrese da settimane è attenzionata e in difficoltà. È la risaputa mancanza di un piano Covid calabrese a determinare lo spostamento di numerosi cittadini nord calabresi in Basilicata e nell'ospedale più vicino di Lagonegro? La Calabria non ha un piano Covid per colpa dell'ex commissario Cotticelli e molti cittadini della provincia di Cosenza si recano in Basilicata per le cure e si affidano alla sanità lucana? Una fonte della sanità calabrese rende noto che ci può essere un ragionevole riscontro ma quando i dati vengono comunicati al ministero viene riportata la distinzione tra i cittadini residenti e i cittadini non residenti in una precisa regione. Il bollettino regionale solitamente prevede una distinzione regionale tra le positività ma non prevede una distinzione su base regionale per quanto concerne il numero di tamponi effettuati. Questo vuol dire che ad esempio un cittadino della provincia di Cosenza risultato positivo a Lagonegro determina una comunicazione della positività tra le rispettive Asl di riferimento (nel caso Cosenza e Potenza) ed è possibile anche il caso, molto importante, di un doppio positivo: un soggetto positivo inserito in entrambi i bollettini regionali. Sostanzialmente un soggetto risulta concretamente positivo per due task-force. I sistemi che gestiscono l'anagrafica dei positivi si trovano a custodire una mole immensa di informazioni e dati ed è verosimile anche un errore di registrazione per casi di omonimia. La stessa fonte precisa che il punto è questo: un cittadino calabrese che si reca in Basilicata per una prestazione in day hospital ed effettua, necessariamente, il tampone in terra lucana e viene caricato nei registri lucani. Questo potrebbe spiegare perchè nel bollettino lucano vengono indicati solo i tamponi effettuati ai cittadini residenti in Puglia e raramente viene indicata in modo generico un'altra regione che per ovvie motivazioni potrebbe essere una regione confinante con la Basilicata ma diversa dalla Puglia. E dalla task force regionale della Basilicata? Il silenzio è notevole. Uno dei componenti raggiunto telefonicamente si è bellamente smarcato da qualsiasi domanda e da qualsiasi responsabilità. Rinviando all'Asp che però non gestisce le positività della provincia di Matera. È possibile un errore nella gestione dei dati? È possibile una doppia registrazione di cittadini residenti in regioni diverse? La Basilicata negli scorsi giorni è stata inserita nella zona arancione e registrava il secondo indice Rt più alto d'Italia. Potrebbe essere un errore? I dati raccolti dalle aziende sanitarie lucane vengono inviati al capo della task-force. Dalla regione vengono poi inviati a Roma: Ministero della Salute ed Istituto Superiore di Sanità e sulla scorta di questi vengono poi stabilite con ordinanza del ministro Speranza le aree maggiormente a rischio e da "colorare."
Il presidente della giunta regionale Vito Bardi, raggiunto telefonicamente conferma il caso dei frontalieri: «Mi risulta che numerosi cittadini pugliesi effettuano il tampone in Basilicata. La zona di Altamura si reca a Matera. Stando alla procedura il tampone effettuato a Matera deve essere comunicato alla regione di riferimento del paziente che dovrà rispettare la quarantena nel proprio domicilio pugliese». Potrebbe esserci un errore nella registrazione dei tamponi? «È sicuramente un problema e dovrò necessariamente fare nelle prossime ore le dovute verifiche».

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