IL MATTINO
L’epidemia in Basilicata
15.04.2020 - 12:42
Dottor Francesco Maglione, direttore dell’unità di Patologia clinica e del laboratorio analisi dell’ospedale di Venosa
Dalla giornata di ieri, 14 aprile, anche nel laboratorio analisi dell’ospedale “San Francesco” di Venosa verrà avviata la processazione dei tamponi per gli esami diagnostici del Covid-19. Sono 60 gli esami giornalieri garantiti dalla Unità operativa di Patologia clinica diretta dal dottor Francesco Maglione, il laboratorio è inoltre attrezzato per la mappatura sierologica degli anticorpi IgG/IgM. La redazione de Il Mattino ha contatto il dottor Maglione per avere degli aggiornamenti in merito e per conoscere lo stato attuale della situazione nel nosocomio venosino.
Lei è il direttore dell’unità operativa di Patologia clinica e del laboratorio analisi dell’ospedale di Venosa. Sono 60 i tamponi processati al giorno nel suo laboratorio, una grande responsabilità in questo momento storico.
«Avremmo fatto davvero volentieri a meno, ma si è una responsabilità notevole. Il carico del nostro laboratorio è di 60 tamponi, ma andrà aumentando a seconda delle esigenze. Speriamo davvero di no. Abbiamo una potenzialità superiore però al momento siamo su 60 perché ovviamente abbiamo una situazione di distribuzione dei tamponi in tutta la Regione. Ci occupiamo dell’area del Vulture e Alto Bradano, queste unità speciali Covid hanno una valenza territoriale, per questo territorio Venosa rappresenta l’hub di riferimento per la processazione dei test».
Come mai si è posticipato così tanto con l’utilizzo dei laboratori venosini?
«Quando è scoppiata l’epidemia, non esistevano tantissime piattaforme analitiche in grado di processare questo esame, molto delicato e complesso sotto il profilo della tecnica analitica. Parliamo di biologia molecolare, sono tecniche non molto diffuse. Bisogna anche pensare che i reagenti non si trovavano facilmente sul mercato, non esisteva il virus, non esisteva neanche il test diagnostico che è stato creato in seguito. Nel frattempo l’epidemia si è estesa. L’industria ha iniziato a produrre i test 24 ore su 24, finché non ci sono arrivati i reagenti non è stato possibile attuare il processo di analisi anche a Venosa. Giustamente erano stati richiesti in larga parte dalle aziende ospedaliere della Regione Lombardia e da quelle più interessate. Sono stati individuati alcuni laboratori in Basilicata tra cui il nostro che è molto sofisticato. Non è un ritardo dovuto ad una cattiva gestione ma a problemi contingenti come la mancanza di reagenti».
Leggiamo spesso anche dei sistemi di mappatura anticorpale per un successivo monitoraggio della popolazione.
«Secondo me, nei prossimi mesi il monitoraggio si allargherà a cerchi concentrici per tutta la popolazione, ma al momento è importante dare la priorità a chi è a rischio contagio e a chi ha accusato una sintomatologia sospetta. I test sono indicati solo per una categoria di pazienti che hanno determinate caratteristiche, determinati sintomi e contatti, fare i tamponi a tutti in questo momento non serve a niente. La valutazione della diffusione del virus verrà fatta grazie ai sistemi di mappatura anticorpale, con il dosaggio degli anticorpi per verificare che il paziente sia venuto in contatto con il virus ed abbia sviluppato una risposta anticorpale. Questa sarà sicuramente una fase successiva che interesserà prima le regioni più colpite. Nella nostra Regione la percentuale di contagio e di mortalità non è alta, per fortuna. Purtroppo la morte è sempre un dolore per tutti, conoscevo personalmente due delle persone scomparse. Non è facile».
Il compito del dottore non si esaurisce solo in corsia o in laboratorio, sul suo profilo Facebook sta divulgando con costanza notizie e statistiche sul Covid-19, con un notevole seguito.
«Sono tecnicamente coinvolto, l’epidemiologia e la statistica fanno parte del mio lavoro. Ho cominciato a scrivere sui social per informare gli amici e chi mi legge, è una bella avventura e non posso tirarmi indietro ora soprattutto perché vedo che sono in molti ad interagire e a seguirmi, mi fa molto piacere».
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