IL MATTINO
L'analisi del medico potentino Vincenzo Barile nel suo intervento quotidiano sulla pagina Facebook "Il Punto sul CoronaVirus"
28.03.2020 - 19:24
Vincenzo Barile
«Oggi il numero assoluto di casi positivi aumenta a 70.065, con il contributo di 5.974 nuovi casi che, sottratto dei numeri che escono dall'epidemia, porta a un incremento totale dei casi di 3.651 rispetto a ieri. Il numero giornaliero di deceduti presenta variabilità quotidiane, come anche quello dei guariti, e dunque rappresentano un dato non valutabile in questa fase anche se possiamo apprezzare oggi un numero di 1434 guariti che è decisamente più alto di quello di ieri e che, per la complessità delle procedure di identificazione, possiamo comunque considerare complessivamente sottostimato rispetto ai complessivi 12.384 certificati. Oggi sono stati effettuati ben 35.447 tamponi, di cui il 16,9% positivi. Dunque l'incremento dei positivi è legato, come nei giorni precedenti, principalmente al maggior numero di tamponi che, peraltro, oggi sono stati più di ieri.
La crescita giornaliera della curva epidemica però rallenta al 6,9% la percentuale più bassa in assoluto delle rilevazioni effettuate». È l'analisi del medico potentino Vincenzo Barile nel suo intervento quotidiano sulla pagina Facebook "Il Punto sul CoronaVirus".
«Il numero di nuovi casi in Lombardia - sostiene il professionista - è di 2151 mentre il giorno in cui sono aumentati di più è stato il 21 marzo con ben 3251 casi, il saldo di nuovi casi oggi in Lombardia è di 614. In Puglia ci sono 124 nuovi casi oggi con il saldo di 122 nuovi casi mentre il giorno di maggior aumento è stato ieri con 152 casi nuovi. In Calabria abbiamo 61 nuovi casi oggi mentre ieri erano 101, il giorno con maggior aumento. La Basilicata segnala 27 casi in più di ieri con un totale nel bollettino della protezione civile di 178 casi. Se valutiamo i nuovi casi giornalieri nelle altre principali regioni del nord vediamo che si sono ridotti e che le giornate in cui si sono verificati più casi sono tra il 21 ed il 23 marzo, mentre possiamo stimare che nelle regioni meridionali le giornate di maggior incremento saranno a cavallo di questo fine settimana. Infatti nell'andamento delle curve le regioni sono asincrone e hanno un ritardo dalla Lombardia anche fino a 10 giorni. Nelle regioni che hanno affrontato prima l'epidemia, inoltre, il dato molto incoraggiante e che si riduce la pressione sulle strutture sanitarie, con incrementi modesti di ricoveri, oggi solo 15 ricoveri ospedalieri e 27 posti di terapia intensiva in più in Lombardia. Altro dato che comunica la protezione civile è che si sono nettamente ridotti gli accessi ai pronto soccorso in tutte le provincie lombarde. Le misure di contenimento funzionano, i numeri anche nelle regioni meridionali seguiranno nei prossimi giorni l'andamento delle curve delle regioni che hanno incontrato prima l'epidemia. Siamo fiduciosi ma non abbassiamo la guardia».
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