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Ebbe un avversario in comune con il lucano Rocco Mazzola, nel periodo dei grandi pesi massimi

Sanders, lo sfortunato Ercole nero

Considerato l'erede di Rocky Marciano, la carriera fu stroncata dalla morte prematura per un male incurabile

Sanders, lo sfortunato Ercole nero

Curiosità : Sanders fu il primo afroamericano a vincere l’oro olimpico nei massimi ed il primo americano a vincerlo dopo il 1904; poi ad Helsinki nei pesi medi l’oro lo vinse il giovane Floyd Patterson , il futuro campione dei pesi massimi . I casi della vita Patterson fu il primo peso massimo che riuscì a riconquistare il titolo mondiale dopo averlo perso: in quella impresa fallirono Corbett; Fitzimmons, Jeffries, Dempsey, Schmeling, Baer, Louis, Walcott, Charles, insomma il Ghota dei pesi massimi. Anche Patterson ha avuto un avversario in comune con il potentino Mazzola: l’ottimo Santo Amonti che tolse il titolo al lucano ma andò ko contro l’asso americano

Erculeo, statuario, era considerato quando ancora era dilettante il futuro re dei pesi massimi, colui che avrebbe preso l’eredità di Rocky Marciano.  Da tutti conosciuto come Big Ed Sanders, all’anagrafe era Hayes Edward Sanders, nato il  24 marzo 1930 a Los Angeles.

Afroamericano, ragazzo dotato di grande intelligenza  fu allo stesso tempo ottimo studente e straordinario atleta che eccelleva nel football ed atletica con un fisico scultoreo nei suoi 193 cm per circa 100 kg di peso. Sanders passò presto al pugilato diventando un eccellente dilettante vincendo prima i Golden Gloves di Los Angeles, poi il torneo Golden Gloves di Chicago ed infine sconfiggendo con la mano destra rotta Lloyd Willis conquistò il posto per le Olimpiadi di Helsinki del 1952. Ed Sanders metteva paura agli avversari sia per la sua erculea figura che per la potenza e classe pugilistica; un terrificante puncher dalla gran tecnica. In Finlandia sconfisse lo svizzero H Jost per k.o alla prima, poi il nostro ottimo Giacomo Di Segni per K.o alla terza e nelle semifinali il sudafricano Nieman per K.o.T. alla seconda. Per la finale incontrò un giovanotto svedese : un certo Ingemar Johansson.

contro Johansson

Anzi non incontrò dato che lo svedese salì spaventato sul ring; cercando di evitare Big Ed con tutte la maniere possibili, compreso scappare, girare attorno alle corde ed ogni altro artificio degni di Charlot boxer . L’arbitro squalificò Johansson.; alla premiazione non lo svedese non fu invitato, la bandiera svedese non fu issata e Johansson non ebbe la medaglia per manifesta codardia. La ottenne solo dopo 30 anni; quando ormai era l’ex campione mondiale dei pesi massimi. Sanders non riuscì a passare subito professionista poiché era un marines; fece qualche altro incontro con un emergente colosso nero, un certo Charles Liston; che lo sconfisse due volte. Comunque Sanders rimase per la stampa la speranza dei massimi che avrebbe potuto affrontare Marciano. Il suo esordio da professionista fu salutato come una ventata di novità per boxe americana, aveva un fisico straordinario e una classe ma qualcosa non andava. La moglie racconta che già dopo gli incontri con Liston ; suo marito soffriva di emicranie e mal di testa. Big Ed non stupì come professionista, anzi deluse; non si rivelò il talento sperato. Ma qualcosa non andava; vince i primi 3 incontri per ko poi è sconfitto ai punti da Willie Wilson ; Big Ed appariva svogliato; distratto. In realtà da giorni soffriva di emicranie. Comunque dopo essersi preso la rivincita con Wilson, dopo un pari ed una vittoria con l’esperto Bert Whitehurst – fu avversario di Liston; Moore e del lucano Mazzola- arriva il titolo dei pesi massimi del New England contro Willie James. Sanders nei giorni precedenti si era lamentato per i continui mal di testa e dolori alle spalle ma andò lo stesso a combattere. Era il 12 dicembre 1954° Boston; alla 11 ripresa appena dopo 25 secondi una normalissima combinazione di James stende l’ercole nero. Ed Sanders scese dal ring e svenne, cercarono di farlo riprendere ma fu inutile. Fu portato d’urgenza in ospedale e subì una delicata operazione chirurgica; tutto inutile non prese mai conoscenza e morì poco dopo. Aveva 24 anni. . I medici erano anche in disaccordo sulle cause; forse colpi presi in precedenza, poi si scoprì che Sanders aveva una forma tumorale al cervello. Fu sepolto a Santa Monica con gli onori militari.

Curiosità : Sanders fu il primo afroamericano a vincere l’oro olimpico nei massimi ed il primo americano a vincerlo dopo il 1904; poi ad Helsinki nei pesi medi l’oro lo vinse il giovane Floyd Patterson , il futuro campione dei pesi massimi . I casi della vita Patterson fu il primo peso massimo che riuscì a riconquistare il titolo mondiale dopo averlo perso: in quella impresa fallirono  Corbett; Fitzimmons, Jeffries, Dempsey, Schmeling, Baer, Louis, Walcott, Charles, insomma il Ghota dei pesi massimi. Anche Patterson ha avuto un avversario in comune con il potentino Mazzola: l’ottimo Santo Amonti che tolse il titolo al lucano ma andò ko contro l’asso americano. Ironia della sorte Patterson perse e si riprese il titolo proprio contro quel biondone svedese che evitò alla Charlot  le mazzate di Big Ed: Ingemar Johansson. Ma all’epoca lo chiamavano il martello di Thor per la potenza del suo destro, e con il lucano Rocco Mazzola ha avuto due avversari in comune: Uber Bacilieri e Franco Cavicchi.  Ed ancora ironia della sorte Patterson diede l’addio definitivo al titolo definitivamente proprio con quel Charles Liston, che aveva battuto da dilettante “l’imbattibile” Sanders”, dopo averlo evitato per anni. Sonny Liston poi è noto che “perse” il mondiale contro il giovane Cassius Clay, ma questa è una altra storia da raccontare.

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