"Il piano europeo sull'automotive va rivisitato", il punto del numero uno della Uil Bombardieri

"Il piano europeo sull'automotive che è stato identificato con scadenza 2035 va rivisitato. Dobbiamo raggiungere gli obiettivi previsti dal Green Deal ma con strumenti e metodi diversi". Lo ha detto Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, in merito al piano dell'Unione europea per il settore automobilistico. "L'Europa - ha aggiunto - sotto il profilo dell'automotive non sta facendo quello che deve fare. Se non c'è una transizione sociale che sia in grado di garantire i posti di lavoro e i territori diventa un problema per tutti. E da questo punto di vista noi abbiamo fatto delle proposte al governo e lo abbiamo fatto attraverso l'esecutiva europea dei sindacati, perché la neutralità tecnologica è secondo noi lo strumento col quale approcciare questo tema. Si raggiungono gli stessi obiettivi, ma ogni Paese, ogni continente, lo può fare con gli strumenti tecnologici e di innovazione che ritiene più opportuni". Bombardieri ha tracciato quello che sarà l'impatto delle politiche europee sul settore automobilistico che è tra quelli trainanti in Italia. "L'impatto - ha detto - lo vediamo. Abbiamo Stellantis che ha perso una grande quota di mercato e noi ci stiamo consegnando esclusivamente all'auto elettrica. Io faccio emergere sempre una contraddizione. Se tutti noi vogliamo salvare il pianeta non lo facciamo producendo le batterie elettriche attraverso le tante miniere che ci sono in Cina, magari facendo lavorare i ragazzi a 15 anni. Quindi c'è bisogno di una visione un po' più globale e che in qualche modo sia più razionale rispetto anche alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici".